4 Novembre a Perugia, Gubbio e Foligno. La bandiera dell’Anmig nelle piazze
PERUGIA – Le massime cariche istituzionali e militari hanno deposto questa mattina all’Ara pacis di via Masi a Perugia corone di alloro in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Attorno al monumento a ricordo dei Caduti in tutte le guerre anche rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Per l’Anmig hanno partecipato il presidente regionale Remo Gasperini e Rita Bacoccoli, presidente della Sezione di Perugia. Fra le numerose autorità, oltre al Sindaco di Perugia Andrea Romizi, il vice presidente del Consiglio Regionale Marco Vinicio Guasticchi, il consigliere regionale Giacomo Leonelli, la consigliera Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia di Perugia, il viceprefetto vicario Tiziana Tombesi e il generale Antonio Badalucco, comandante della Scuola di Lingue estere dell’Esercito, unitamente ai comandanti di Esercito, Carabinieri, Guarda di Finanza e al questore di Perugia. Dopo la lettura dei messaggi del Ministro della Difesa e del Presidente della Repubblica, che hanno elogiato anche l’impegno profuso dai militari nelle emergenze come quelle del terremoto che ha colpito il centro Italia, sono state consegnate onorificenze alla memoria di quattro caduti umbri della prima guerra mondiale.
A Ponte San Giovanni cerimonia con il vicesindaco Urbano Barelli, che ha presenziato in rappresentanza del Comune alla deposizione di una corona di alloro al monumento ai Caduti di Via Ponte Vecchio. Organizzata da alcune associazioni del territorio, la cerimonia ha visto la partecipazione, oltre che dei militari in congedo, anche dei bambini di Cascia e di Ponte San Giovanni, accompagnati dai genitori. Le famiglie provenienti dalle zone terremotate si sono volute intrattenere con il vicesindaco per ringraziare dell’accoglienza ricevuta proprio a Ponte San Giovanni nei giorni scorsi.
Cerimonie anche in altre città della regione. A Gubbio il 4 Novembre è stato festeggiato con un raduno in Piazza 40 Martiri, da dove è partito un corteo con deposizione di corone al monumento ai Caduti della guerra 1915/18, alla stele dei Caduti della guerra 1940/45, al Mausoleo dei Quaranta Martiri, alla lapide posta presso la Stazione Carabinieri in memoria al Carabiniere medaglia d’oro Fulvio Sbarretti, al monumento di viale della Rimembranza, ai monumenti ai Caduti di Carbonesca e Colpalombo ed al Monumento di viale della Rimembranza. Il presidente della Sezione di Gubbio Aldo Vispi ha inoltre deposto una corona d’alloro al monumento ai reduci delle Patrie battaglie, recentemente restaurato proprio dalla sezione eugubina dell’Anmig.
L’Anmig presente con la propria bandiera anche a Foligno. Per l’Anmig erano presenti la presidente Fiorella Agneletti, la segretaria sezionale Eliana Giustozzi, i soci Antonio Fiordi e Vittorio Bartocci ed il fiduciario di Cannara Francesco D’Antonio con la bandiera.”Il 4 novembre, giornata nazionale della Unità nazionale e delle Forze Armate, riveste quest’anno, se possibile, un significato ancora più profondo: l’Italia centrale, in particolare Umbria, Lazio e Marche sono state colpite da un terremoto che ha tornato a ferire le nostre comunità, con la perdita di tanti connazionali e di molti simboli della nostra storia e tradizione”. Lo ha detto il sindaco di Foligno, nel corso della cerimonia del 4 novembre, presenti, tra gli altri, il comandante del centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito, generale Luca Covelli, il comandante provinciale dei carabinieri, Cosimo Fiore, il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Borscia, il senatore Luciano Rossi. “Con il suo carattere di ricorrenza dell’Unità nazionale e di festa delle Forze Armate, il 4 novembre è la testimonianza esplicita del legame davvero stretto e intenso tra il Paese e la sua componente militare; uomini e donne che oggi prestano servizio esattamente come i soldati che combatterono, un secolo fa, nel più terribile conflitto europeo – ha proseguito Mismetti – con la Costituzione questo sentimento di vicinanza è divenuto ancora più forte: è la Repubblica tutta intera, frutto della libera decisione dei cittadini, a rivolgere il suo grazie alle Forze armate. Se è forte il legame fra le Forze armate e il Paese è, se possibile, ancora più forte il rapporto fra Foligno e la sua caserma, anche nelle emergenze che, nel tempo, hanno segnato la storia della nostra città, ieri, come oggi. Nel 1997 la caserma ospitò le scuole dopo la grave situazione dettata dalle continue scosse sismiche. Oggi la stessa caserma è diventata la scuola per tanti ragazzi, dopo la chiusura temporanea di alcune parti della scuola media Carducci”. Mismetti ha ricordato che “purtroppo oggi non potrò consegnare la Costituzione e la bandiera italiana ad una rappresentanza di studenti di 16 anni per la chiusura delle scuole. Lo farò il 22 novembre in occasione dell’anniversario del primo bombardamento aereo su Foligno. E ricorderò loro l’impegno dei militari per mantenere la pace e aiutare la popolazione nelle fasi di crisi”. Nel suo intervento il generale Covelli ha ricordato, tra l’altro, che le Forze Armate sono “sempre vicine alla popolazione perché fanno parte della popolazione”.
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