Giornata della Memoria ad Aulla

10 Febbraio 2015, pubblicato da

Alla presenza delle Scuole Medie “D. Alighieri” di Aulla e Tresana e del Liceo Classico, è stata celebrata ad Aulla la Giornata della Memoria, coordinata dal Presidente della Sezione di Anmig Dino Gerini.
Prima di rendere onore ai caduti di tutte le guerre sulle note del “Silenzio”, il Presidente Gerini ha voluto ricordare una frase di Primo Levi: “L’olocausto è la pagina del libro dell’umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della Memoria”.
Erano presenti: il Presidente Regionale della Toscana e componente la Direzione nazionale Prof. Claudio Betti, il Presidente Provinciale dell’Associazione Famiglie Caduti Dispersi in Guerra Enrico Bragazzi, il Presidente ANMIG di Pistoia Fabrizio Gori ed il Vice Presidente Anmig di Massa Euro Gerini; il Sindaco del Comune di Aulla Silvia Magnani; la Preside delle Scuole Medie Prof.ssa Anna Maria Florio e numerosi insegnati; l’oratore ufficiale della Giornata Dott. Roberto Oligeri, delegato alla Memoria per il Comune di Fivizzano e familiare di vittime delle stragi.
Il Presidente ha ricordato che la Giornata della Memoria di quest’anno è molto importante perché ricorre il 70° Anniversario della Liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, da parte dell’esercito russo.
Il compito della nostra Associazione è quello di tramandare la Memoria, proprio “per non dimenticare” gli avvenimenti nei quali, uomini, donne, giovani e bambini hanno perso la vita o sono rimasti mutilati e invalidi a causa della guerra. La guerra porta solo distruzione e morte e tutti noi dobbiamo impegnarci a lottare per la vita e per la Libertà. Non c’è cosa più bella della Libertà, ma nulla viene senza sacrificio.
Quest’anno la Sezione di Aulla celebra la Giornata della Memoria ricordando due stragi del territorio lunigianese attraversato dalla Linea Gotica, quelle di S. Terenzo Monti e Bardine.
Il Presidente Gerini ha raccontato agli studenti come lo shamano dei Cerokee, ricorda al nipote che ogni uomo porta dentro di sé due lupi che lottano tra loro un è cattivo, e vive di odio, di gelosia, di egoismo e di superbia, l’altro è un buono, e vive di pace, di umiltà, di fede e di sentimenti. Allora il nipote chiede al saggio: “ma alla fine, qual’é il lupo che vince?”
Il saggio risponde: “vince quello che tu nutri di più!”
Quindi rivolgendosi agli studenti, il Presidente li ha invitati ad impegnarsi a nutrire il lupo buono che è in loro, perché loro sono il nostro domani ed abbiamo tutti bisogno di un mondo di pace.
Agli studenti deve essere raccontato quanto accaduto affinché non sia dimenticato, proprio per non ripetere gli errori commessi, perché ciascuno di noi è padrone del proprio destino.
Dopo gli interventi del Sindaco Silvia Magnani e del nostro Presidente Regionale Prof. Claudio Betti, il relatore storico Dott. Roberto Oligeri ha raccontato gli eventi che hanno portato alle stragi di S. Terenzo e Bardine, partendo dal contesto storico in cui si sono venute  a trovare le popolazioni delle due località, affamate sia dai partigiani che dai soldati tedeschi, perché il fronte era fermo sulla linea Gotica.
La popolazione stremata si è rivolta ai partigiani per chiedere loro di intervenire per evitare l’ennesima razzia di viveri e bestiame da parte dei tedeschi.
I tedeschi avevano presentato una lista di quello di cui avevano bisogno al paese di Bardine, tramite il parroco Don Michele Rabino, a cui faceva da interprete lo sfollato Gastone Novelli.
Al momento della riscossione i partigiani assaltano i tedeschi e rimangono uccisi nello scontro a fuoco 16 soldati tedeschi.
Ovviamente i tedeschi come ritorsione fanno un rastrellamento nel paese di Bardine ma non trovarono nessuno, perché la popolazione, avvisata dai partigiani, si era nascosta nei canali e nei boschi.
Allora i tedeschi si rivalgono su 53 prigionieri che si erano portati di scorta dalla vicina Versilia e li uccidono dopo atroci torture, legandoli ai pali delle viti con filo spinato.
Per la regola di 1 a 10, i tedeschi dovevano uccidere 160 persone, per cui il Tenente Fisher allarga il rastrellamento anche al paese di S. Terenzo Monti.
Però anche la popolazione di S. Terenzo Monti in odore di tragedia si nascose: gli uomini fuggirono nei boschi e le donne e bambini si rifugiarono in una casa colonica nel podere di Valla, distante più di un chilometro dal paese.

Ma il peggio non fu evitato perché i tedeschi accerchiarono il casolare, uccisero il parroco per primo e tutte le donne e bambini che c’erano: in totale 107 morti: i conti sono tornati, 160 civili uccisi.
All’interno di questa tragica storia, si evidenziano tre fatti importanti:
una vigliaccata commessa da un dipendente statale che, avvalendosi dell’ingenuità di due ragazze, Dina Gerini e Giorgetta Pigoni di Ceserano, un paese vicino, le convinse a portare la sua valigia e così riuscì a scambiarle con due suoi familiari;
un gesto eroico: la bambina Ilaria Cecchini, ferita nel mitragliamento, cade sotto i corpi dei genitori morti e vi rimase fino a sera. Riuscì poi a non urlare al colpo di grazia inferto con la baionetta da un soldato tedesco. È vissuta fino a qualche anno fa, pur essendo rimasta segnata nel fisico.
La vicinanza alla popolazione di S. Terenzo Monti, Bardine e Vinca dell’Avv. Tedesco Udo Surer di Lindau, figlio del sergente tedesco Jozef Mayer che partecipò attivamente a queste stragi e dal quale aveva già disconosciuto il cognome. Nel 2005 venne in Italia per la prima volta a vedere i luoghi delle stragi e vi ritorna tutti gli anni per gli anniversari.
Il racconto termina in un applauso appassionato ed il Presidente Gerini ricorda agli studenti che i migliori elaborati fatti sul tema di questa giornata, saranno premiati nel corso dell’Assemblea annuale della nostra Associazione, il prossimo Sabato 18 Aprile.
Sono stati poi premiati i migliori elaborati sul Centenario della I^ Guerra Mondiale, tenutosi lo scorso 20 Ottobre dagli studenti della Scuola Media “Dante Alighieri” di Aulla, a cura del relatore storico Prof. Giuliano Adorni, con il tema “La Grande Guerra: non solo morte e distruzione, ma anche esempi di eroico patriottismo”:
I° classificato – Bertacchini Nicolò – Classe III^ C,
II° classificato – Adorni Federico – Classe III^ A,
III° classificata – Amato Luigia – Classe III^ B,
A conclusione della Giornata, il Presidente Gerini ha ringraziato tutti, invitando a cantare con entusiasmo il nostro Inno Nazionale, fieri di essere italiani, amando la nostra Patria e rispettando la nostra Bandiera, che quest’anno ricorre il 218° anniversario dalla sua nascita a Reggio Emilia, il 7 Gennaio 1797.

Il Consigliere
Avv. Gabriele Gerini