Centenario
I cento anni dell’Anmig a Trapani
In occasione del Centenario dell’Anmig
, e in concomitanza dell’assemblea annuale, si è svolto il 10 settembre 2017, un convegno storico culturale nella sala delle adunanze della sede provinciale dell’Anmig
di Trapani.
Queste le autorità civili e militari che hanno partecipato alla manifestazione:
dirigenti Anmig
Presidente Nazionale Anmig
professor BETTI Claudio;- Vice
Presidente Nazionale Anmig
. Dott. MONTAGANO Michele;
Presidente della sezione provinciale di Palermo Anmig
. Ing. BELLIA Vincenzo;
Presidente della sezione provinciale di Enna Anmig
Dott. BRUNO Goffredo;- Rappresentante della sezione provinciale di Siracusa Sig. CONSIGLIO Rolando.
- Prefetto di Trapani dott. PELLOS Darco;
- Comandante Provinciale Carabinieri Colonnello RUSSO Stefano;
- Rappresentanza dell’Esercito Italiano;
- Rappresentanza della Guardia di Finanza di Trapani;
- Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia” (formazione ridotta).
- Sindaco del Comune di Marsala dott. DI GIROLAMO Alberto;
- Sindaco del Comune di Paceco dott. MARTORANA Biagio;
- Ex Sindaco del Comune di Vita dott. ACCARDO Nino;
- Ex Sindaco del Comune di Erice e di Valderice dott. TRANCHIDA Giacomo;
- Rappresentante provinciale UNESCO Ing. GARITTA Vito.
- Commissario del Comune di Trapani dott. MESSINEO Francesco;
- Sindaco del Comune di Gibellina arch. FONTANA Rosario;
- Sindaco del Comune di Partanna dott. CATANIA Nicola.
Presidente regionale Anmig
Sicilia Dott. PARRINELLO Vito Francesco, il quale ha salutato e ringraziato tutti gli intervenuti. Il
Presidente nella sua relazione ha tracciato il ruolo e funzione dell’Associazione come viene descritta nel 1° articolo dello Statuto dell’Anmig
- Ricordare il comune sacrificio, esempio d’amore e di dedizione alla patria, monito operante per l’eliminazione delle guerre, auspicio per pacifiche relazioni tra i popoli e gli Stati e di interpretare e capire questi valori che sono di tutti e da essi trarre energia e forza;
- Alimentare tra i mutilati e gli invalidi di guerra e i loro discendenti l’orgoglio del dovere compiuto, il sentimento della fra
tellanza e dell’amore della libertà e di trasmetterlo alle nuove generazioni; di difendere l’unità della Patria che è una e indivisibile; di operare per la cooperazione, la distensione internazionale e la difesa della pace; - Tu
telare gli interessi morali e materiali dei soci e delle loro famiglie e di svolgere in ogni campo in loro favore ogni possibile forma di protezione, di assistenza e di solidarietà; - Ricercare l’intesa unitaria con le associazioni consorelle per la difesa dei comuni valori patriottici e ideali, della democrazia e della pace, promuovendo altresì forme di collaborazione per il conseguimento dei fini comuni, con particolare riguardo alle nuove generazioni.
Presidente ha anche relazionato sui cambiamenti avvenuti nell’associazione stessa con il XXXIII Congresso di Montesilvano e del III Congresso Straordinario di Roma, rimarcando che la stessa Associazione è al passo con i mutamenti sociali e per tale motivo si adegua a tali cambiamenti. Il presidente ha parlato di una indagine fatta tra i ragazzi della scuola la quale ha evidenziato che il 90% di loro ignora le informazioni basilari sulle vicende salienti della 1^ e della 2^ Guerra Mondiale. Lo stesso ha presentato il Progetto “pietre della Memoria” con il quale L’Associazione è riuscita ad entrare nel mondo della scuola facendo avvicinare i più giovani, attraverso le fasi del progetto stesso, alla storia con molti riscontri positivi di conoscenza acquisita. Continuando, il presidente Parrinello ha relazionato su tutte le iniziative culturali che si stanno portando avanti, come i percorsi museali che hanno lo scopo di far conoscere l’importanza storica di alcuni edifici di proprietà dell’Associazione e il connubio con il mondo cinematografico, il quale funge da volano per la conoscenza e rinascita dell’Anmig
. A seguire vi è stato l’intervento dell’architetto Peraino Girolamo, che ha illustrato le caratteristiche tecniche e architettoniche dell’edificio della sezione provinciale di Trapani, sulla quale è stata fatta la tesi di laurea. Di seguito vi è stato l’intervento del vice
Presidente nazionale Anmig
Michele Montagano, il quale ha portato il toccante racconto della terribile esperienza da lui vissuta come internato tra i 44 ufficiali di “Unterlüss”. A chiudere i lavori è stato il
Presidente nazionale Claudio Betti il quale ha espresso grande soddisfazione nei confronti del
Presidente Parrinello e di tutta l’Associazione siciliana, una delle realtà associative al giorno d’oggi più unita e prolifera nelle iniziative. “La famiglia del sacrificio – ha affermato Betti – compie i suoi primi cento anni. Un secolo di vita che i drammi della guerra ci hanno insegnato a non ripetere e oggi possiamo ben dire che nei 70 anni trascorsi dal Secondo Conflitto Mondiale, grazie ad una Europa che è riuscita ad unirsi, si sono evitate nuove guerre con le conseguenze di lutti, mutilazioni, invalidità, distruzioni di città intere e della cultura migliore dell’uomo”. A chiusura il
Presidente Nazionale ha ringraziato le autorità intervenute omaggiandole delle medaglie coniate proprio in occasione del centenario Anmig
. Vito Parrinello Qui il filmato relativo alla cerimonia presente su Youtube. [gallery link="file" ids="6738,6737,6736,6735,6734,6733,6732,6731,6730,6729"]
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Modena: 1917 – 2017 CENTO ANNI DI IMPEGNO CIVILE NELL’ASSISTENZA E NELLA PROMOZIONE DELLA MEMORIA
Nel centesimo anniversario dalla fondazione dell'ANMIG, la Sezione di Modena ha avviato un intenso programma celebrativo, fatto di eventi pubblici, ma anche e soprattutto di attività di ricerca, di promozione e di collaborazioni, che dimostrano come l'Associazione si dedichi alla conservazione e diffusione della memoria, nel momento in cui si riduce la valenza assistenziale ai Mutilati ed Invalidi di guerra.
E' dunque una nuova fase storica della vita associativa che deve essere realizzata, attraverso iniziative orientate, nello spirito stesso del Manifesto fondativo del 1918, a valori di pace, libertà, democrazia, giustizia, solidarietà, cercando il dialogo con le giovani generazioni. Per questo la stessa struttura organizzativa dell'ANMIG deve essere profondamente modificata, per aderire a pieno a questa nuova prioritaria missione.
Il programma è già in via di realizzazione ed il Notiziario ne dà ampia, anche se sintetica, testimonianza. Richiamiamo qui di seguito il calendario degli eventi e delle iniziative, di quelle già avviate o concluse e di quelle in corso e future già programmate:
Dicembre 2016 – gennaio 2017: Mostra “Obiettivo sul fronte. Carlo Balelli fotografo di guerra” presso l'Accademia Militare di Modena
Novembre 2016 – febbraio 2017: Alternanza Scuola – Lavoro in convenzione ANMIG Modena – Liceo Muratori – San Carlo
Aprile 2017: Presentazione della richiesta fondi a RER per Programma attività regionale del Centenario ANMIG 2017
29 aprile 2017: Inaugurazione s
tele intitolata a Gina Borellini nel Parco della Resistenza
13 maggio 2017: Pubblicazione del volume “I giovani e la storia”, sull'esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro in collaborazione ANMIG-Liceo Muratori – San Carlo
13 maggio 2017: Premiazione del concorso “Esploratori della Memoria”,presso La Tenda, con la presentazione in anteprima del volume
30 giugno 2017: Reiterazione richiesta finanziamento a FCRM per restauro della Casa del Mutilato
Giugno - luglio 2017: Avvio dei lavori di restauro della Casa in collaborazione con AUSL Modena
Estate 2017: Convenzione Istituto dei Beni Culturali ER e richiesta finanziamento per restauro della Casa
Autunno 2017: Predisposizione documentazione per la creazione di un Centro di formazione presso ANMIG Modena
23 settembre 2017: Assemblea provinciale ANMIG Modena presso il Liceo Muratori – San Carlo
Settembre 2017: Convenzione don Nuova Didattica Teatrale per corsi di recitazione presso la Casa del Mutilato
Settembre 2017: Convegno presso la Casa Madre ANMIG – Roma, per la presentazione nazionale dell'esperienza di Alternanza Scuola - Lavoro e del volume al Comitato Centrale ANMIG
Settembre – dicembre 2017 : Riedizione dello spettacolo: “Niente era rimasto immutato tranne le nuvole”, per gli studenti del Liceo Muratori – San Carlo e di altri comuni della regione
15 ottobre 2017: Apertura della Casa del Mutilato con visite guidate inserite nel percorso del Parco delle Rimembranze nell'ambito delle Giornate di autunno del Fondo Ambiente Italia
22 ottobre 2017: Inaugurazione del Parco intitolato ai “Mutilati ed Invalidi di Guerra”, nel quartiere Modena Est.
3-4-5 novembre 2017: Mostre all'Accademia Militare sulla storia dell'ANMIG Modena e su Gina Borellini (Centro Documentazione Donna).
4 novembre 2017: Evento ANMIG in coincidenza con l'omaggio al Monumento ai Caduti, in collaborazione con Comune di Modena e Accademia Militare: inaugurazione dei lavori alla Casa del Mutilato
e scoprimento di una lapide in onore dei caduti modenesi della prima guerra mondiale nel Parco delle Rimembranze
Novembre 2017- febbraio. 2018: Nuova edizione del progetto di Alternanza Scuola - Lavoro
Dicembre 2018 – gennaio 2019: Mostra “Memorie di guerra”, da realizzare presso Musei Civici di Modena, utilizzando l'archivio ANMIG
Spettacolo di presentazione presso Musei Civici della mostra, con reading e musiche.
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Parma per i 100 anni dell’Anmig
Celebrazione per i 100 anni dalla nascita dell'Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra sezione di Parma - Cinitero Monumentale Villetta
Il 18 aprile 1917 e precisamente la sera del 17 aprile 1917, si riunirono presso l’Università Popolare di Parma un gruppo di Mutilati e Invalidi di Guerra per gettare le basi del nuovo sodalizio con Priamo Brunazzi il suo fondatore.
Togliersi dallo stato di minoritariato e di tu
tela in cui le circostanze li avevano posti e di creare un organismo interamente loro che li riunisse in una unica famiglia che rispondesse alle loro necessità sia di ordine morale che materiale, questa era la necessità dei Mutilati e Invalidi.
Subito si delineò l’esigenza di mantenere l’attività del futuro organismo nell’ambito del riconoscimento della Guerra in corso, della santità della Patria, della indispensabilità della vittoria.
Spontaneo emerse in tutti il concetto della apoliticità assoluta della Associazione a condizione che l’apoliticità non comportasse il disconoscimento del sacrificio per la Guerra, sostenuto da ciascun Socio e perché non venisse svalorizzato il sacrificio stesso davanti al Paese.
Non senza commozione,si rilegge ora, dopo cento anni di storia e due Guerre Mondiali, quanto è stato fatto, con animo preveggente, nel primo anno di vita del Sodalizio.
Molti dei concetti sanciti in quella riunione, quando poco più che ventenni, da poco usciti dalla Scuola ma già maturi di responsabilità assunte singolarmente, come l’aver portato al combattimento plotoni o compagnie di uomini anziani tra cui molti padri di famiglia, sono ancor oggi in vigore e restano i pilastri fondamentali dell’attuale struttura associativa.
Con il trascorre inesorabile del tempo anche i reduci Invalidi e Mutilati della seconda Guerra Mondiale, non sono più presenti e ora i figli nipoti e pronipoti in linea diretta di sangue, sono entrati nell’Associazione con l’impegno di mantenere viva la memoria attraverso molteplici progetti sul territorio che coinvolgono in particolar modo i giovani.
Per non dimenticare e non dimenticarli.
La
Presidente cav. Zobeide Spocci
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I Bersaglieri a Sulmona per il centenario dell’Anmig
Emozionante mattinata al monumento ai caduti e in centro storico con i bersaglieri di Asti e la loro fanfara. Alla vigilia del raduno nazionale di Pescara i fanti piumati sono stati accolti in città, onorando il centenario di fondazione dell’associazione nazionale invalidi e mutilati di guerra (Anmig
). Con il loro tradizionale passo di corsa i bersaglieri hanno fatto ingresso in piazza Tresca, accolti da una grande folla, dalle autorità e dai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. All’alzabandiera e poi al momento della deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti hanno accompagnato il canto dell’inno nazionale. “Siamo onorati e grati ai bersaglieri della loro presenza” ha sottolineato il presidente nazionale dell’Anmig
, Claudio Betti, esprimendo grande apprezzamento per il presidente della sezione sulmonese, Raffaele Di Pietro e i soci, per l’organizzazione di queste giornate dedicate al centenario dell’associazione. Gratitudine all’associazione e ai bersaglieri ospiti è stata espressa anche dal sindaco Annamaria Casini, che ha ricordato il fondamentale valore del dovere espresso da quanti si sono sacrificati per la patria. Subito dopo la cerimonia in piazza Tresca i bersaglieri hanno attraversato corso Ovidio, fino all’arco di Porta Napoli, tra gli applausi a scena aperta di numerosi cittadini, che hanno fatto ala al loro passaggio. Un concerto di brani della loro tradizione, nello scenario della rotonda di palazzo S.Francesco, ha concluso la mattinata con i fanti piumati, in partenza verso il capoluogo adriatico, per vivere un’altra giornata memorabile.
dal sito web www.reteabruzzo.com
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il centenario a Sessa Aurunca
SESSA AURUNCA (Caserta) – In occasione del centenario dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, il 6 maggio scorso, si è tenuto alla locale sezione dell’Anmig
, presso il famoso sedile di S. Matteo, un annullo fila
telico.
Per l’occasione, oltre alla produzione della cartolina inedita, è stato anche prodotto un libro sulla storia dell’Associazione. Ad aprire la manifestazione è stato il presidente della locale sezione Marcello Di Stasio che, nel suo intervento, ha ricordato i fondamentali momenti ed episodi storici dell’Associazione, sia sul piano nazionale, che su quello locale. Dopodiché sono intervenuti il sindaco di Sessa Aurunca, Avv. Silvio Sasso, e il segretario dell’Anmig
di Roma, Dott. Massimo Catanzaro.
A scandire i vari interventi sono stati dei filmati storici e d’epoca dell’Associazione, e la consegna di attestati di benemerenza ai vari collaboratori, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, ed al Liceo Artistico di Cascano di Sessa Aurunca. Per l’evento sono state esposte divise e cimeli prestati per l’occasione dal Colonnello Ionta Angelo. Da registrare la presenza del
Presidente provinciale Ancr di Caserta, Prof. Salvatore Megna, del
Presidente Ancr di Sessa Aurunca, Carlo d’Onofrio, del responsabile delle poste Italiane di Caserta, Dott. Rosario Pinna, e dal direttore dell'ufficio postale di Sessa Aurunca, Dott. Giuseppe Paduano con il suo staff, e il grafico Giovanni Mazzettino.
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Massa per il centenario dell’Anmig
In occasione del Centenario dell'Associazione Nazionale, la sezione di Massa ha pubblicato il volume "La Bella Età. 100 anni fra Mutilati e Invalidi di Guerra – La Sezione di Massa" di Antonella A. Manfredi. Nella Sala della Resistenza, di fronte ad un folto pubblico, sono intervenuti il Prof. Mauro Fiori ed il Sindaco Professor Alessandro Volpi, che ha colto gli aspetti storici della ricerca, evidenziando come la storia centenaria della sezione massese, si configuri come uno specchio della società massese, dal Novecento ad oggi.
Correva, infatti, il 29 aprile 1917 quando, in una stanzetta nei pressi di Piazza S. Sepolcro, un nutrito gruppo di giovani mutilati ed invalidi di guerra decise di dar vita ad una delle più longeve associazioni della storia italiana, l'Associazione Nazionale tra Mutilati ed Invalidi di Guerra – ANMIG. Lo Statuto costitutivo era improntato su una serie di principi altamente democratici. L'Associazione si prefiggeva, infatti, di essere apolitica ed apartitia, ma soprattutto di assistere i propri soci e difenderne il diritto alla casa ed al lavoro.
Dal 1917 in poi, ANMIG fu al fianco delle Camere del Lavoro e delle altre organizzazioni sindacali nella difesa dei diritti dei lavoratori mutilati.
Con gli stessi principi, il 17 febbraio 1918, il Comitato Centrale riconobbe la Sezione di Massa, istituita per volontà di alcuni reduci invalidi, tra cui il tenente Ottavio Menzione, poi primo
Presidente del sodalizio massese. Seguì poi la fondazione della Sezione di Carrara nel 1919 e delle sottosezioni di Aulla e Montignoso, nel 1920.
Il carattere filo-governativo di ANMIG è stato il suo aspetto preponderante, insieme alla capacità di adeguarsi al corso della storia d'Italia, fino a plasmarsi con essa, con i suoi risvolti morali, sociali e politici, assorbendone tutte le contraddizioni e le conseguenze.
Pur professando la proprià apoliticità, ANMIG è stata spesso travolta dagli avvenimenti. Nata in un ambiente liberal-socialista, assoggettata al Fascismo, ha finito con l'avvicinarsi al Comunismo, seguendo l'onda del momento storico e le inevitabili ingerenze politiche e, nel caso di Massa, distinguendosi sempre per il relativo ritardo con cui si adeguò al generale corso degli avvenimenti. L'adesione al regime avvene definitivamente nel 1925, con la gestione Pachetti, uomo di fiducia, inviato da Siena a Massa appositamente per operare quella “trasformazione degli spiriti” che sino ad allora non era avvenuta.
Alla fine del secondo conflitto mondiale, ANMIG fu commissariata dal Comitato di Liberazione Nazionale, potendo riprendere la propria attività tra il 1946-48.
La pesante eredità lasciata dal regime ha influito sulla storia e sul futuro dell'Associazione, facendo dimenticare alcuni aspetti che furono invece determinanti anche nella lotta di Liberazione.
Tra il 1943-1945, mentre il Direttivo centrale di ANMIG sceglieva di appoggiare i repubblichini di Salò, la gran parte delle sezioni dell'Italia centro-meridionale prese decisamente le distanze, sposando la causa della Resistenza. Tra queste anche Massa. Nel secondo dopoguerra, la ricostruzione dell'Associazione va di pari passo con quella della Repubblica Italiana.
Nello storico generale, la sezione di Massa si è connotata soprattutto come un sodalizio sociale, volto a migliorare lo status economico e culturale dei propri iscritti, attraverso l'assistenza a tutto tondo, facendo della difesa dei loro diritti e del loro posto di lavoro, uno dei suoi cavalli di battaglia.
Nella rosa dei personaggi che animarono l'Associazione, oltre al già citato Ottavio Menzione, tenente pilota e membro di una delle più note famiglie dell'alta borghesia massese, troviamo il poliedrico avvocato Guido Piovano, giovane interventista e mutilato di guerra, letterato imberbe dalle notevoli doti liriche, autore tra l'altro di "Lira Rossa", una raccola di versi sulla Grande Guerra; Emilio Berti, Claudio Ricci, Federico Pietro Mignani, deputato al Parlamento per il PCI, attivissimo nella vita pubblica ed amministrativa massese, nonché fondatore di Evam, Giorgio Alderani e l'attuale
Presidente Andrea Lazzini, classe 1926, Partigiano combattente della formazione “Ceragioli”.
Il volume si conclude con alcune testimonianze dirette, tra cui quella di Giulio Bondielli, raccontata dal bisnipote Giacomo Bemi, e quella di Pietro Andreoni, Comandante del Distaccamento dei Vigili del Fuoco che, alla testa di 43 uomini, partecipò alla Resistenza affiancando i Gruppi Partigiani Apuani tra il 1944 ed il 1945.
Vice
Presidente
Euro GERINI
Associazione Nazionale Mutilati ed
Invalidi di Guerra e Fondazione
Sezione Provinciale di Massa
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29 aprile 2017, il centenario Anmig a Milano
https://www.anmig.it/?p=6081
https://www.anmig.it/?p=6023
https://www.anmig.it/?p=6037
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I cento anni dell’Anmig a Barletta
ANMIG BARLETTA: CENTO ANNI E NON DIMOSTRARLI! SABATO 29 APRILE LA GIORNATA COMMEMORATIVA PER L’ASSOCIAZIONE MUTILATI ED INVALIDI DI GUERRA DOPO LA RAZZIA DEI CIMELI STORICI. ANNULLO FILATELICO STRAORDINARIO, CARTOLINA CELEBRATIVA, UNO SPETTACOLO SULA GRANDE GUERRA
Una cartolina commemorativa con annullo fila
telico (in collaborazione con il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia) per fare gli auguri all’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra) di Barletta in occasione del suo Centenario di fondazione: sarà distribuita sabato 29 aprile 2017 presso la Sede dell'Associazione in via Capua, dalle ore 9 alle ore 13.
La cartolina, che vuole essere un tributo alla Cittadinanza ed a tutti coloro che, in un modo o nell'altro abbiano contribuito a fare la prestigiosa Storia dell'Associazione, si propone di essere un veicolo semplice ma altrettanto significativo di omaggio nel riguardi dei tanti Eroi umili e silenziosi che hanno caratterizzato un secolo travagliato da conflitti e sacrifici immensi.
Inoltre, proprio per la sezione di Barletta, sarà un momento di riflessione, di confronto e di ulteriore denuncia pubblica a distanza di pochi giorni dalla razzia di importanti cimeli storici consumata la notte di Pasquetta: quando ignoti sono penetrati nella sede di via Capua rubando la Storia, patrimonio di tutti.
L’evento di sabato 29 aprile si articolerà in due momenti distinti: la cerimonia dell'annullo fila
telico al mattino e una rappresentazione poetica e musicale al pomeriggio ed in serata, dalle ore 18,30 alle ore 20, sempre presso la Sede dell'Associazione, dal titolo “LA GRANDE GUERRA IN MUSICA, POESIA E PROSA, con la voce e la regia di Francesco Paolo Dellaquila. Ospite la Cantante Carmelania Bracco.
E come ogni compleanno che si rispetti, il clima di festa sarà animato da un momento di "dolcezza" e dalla partecipazione di ospiti illustri.
L'evento è aperto al pubblico per suggellare il rapporto di vicinanza e condivisione tra i cittadini, le Istituzioni e l'Associazione che da sempre si impegna a voler trasmettere e tramandare i Valori della Patria, della Memoria, della Solidarietà e della Tradizione.
Festeggiamo insieme questo Centenario e facciamo in modo che ognuno possa sentirsi parte di una Società che vuol credere ancora fermamente in un futuro migliore.
Barletta, 28/04/2017
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il centenario Anmig a Sessa Aurunca
Per i cento anni dell'Anmig
, la sezione di Sessa Aurunca ha allestito un'esposizione di materiali e documenti relativi alla Prima Guerra Mondiale.
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Centenario per la nascita dell’ANMIG – Mostra a Monfalcone
L'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra del Friuli Venezia Giulia, nell'imminenza del Centenario della nascita di quest'Associazione ha voluto proporre delle splendide immagini fotografiche scattate in tanti anni da Carlo Ferletic.
Ferletic abitando a Doberdò del Lago ha potuto cogliere suggestive e poetiche immagini del Carso, che cento anni fa ha visto lo scontro cruento di due eserciti formati da giovani che in molti casi appartenevano alla stessa nazionalità.
La documentazione fotografica sarà arricchita da immagini storiche raccolte da Carlo Bencina di Monfalcone e da Domenico Pittino di Tarcento, due conoscitori della storia della 1° Guerra Mondiale.
La Mostra sarà ospitata al Palazzetto Veneto a Monfalcone dal 10 al 23 marzo.
L'occasione della Mostra permetterà di scoprire ai visitatori le trincee ed i sacrari che sono presenti a Redipuglia e nel vicino Carso di Comeno.
Il Cas
tello di Duino e la passeggiata Rilke saranno due attrazioni da non trascurare.
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Ricordare la guerra per costruire la pace
Sabato 4 febbraio si è concluso a Firenze il ciclo d'incontri dedicato a «Guerra e pace nei due conflitti mondiali», tenutosi alla Biblioteca delle Oblate mentre ospitava al primo piano del chiostro centrale la mostra «Un'inutile strage. L'Italia nella Grande Guerra».
La mostra sulla Grande Guerra e il ciclo d'incontri sono stati organizzati per lanciare un messaggio di pace e di ripudio della guerra dall'Associazione culturale LetteLariaMente di Lierna, in provincia di Como, che ha materialmente prodotto la mostra, dalla Sezione di Firenze e dal Comitato per la Toscana dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra (ANMIG), che con la mostra hanno voluto ricordare il Centenario della fondazione della loro associazione avvenuto durante la Grande Guerra nel 1917, e dalla Sezione “Oltrarno” dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), che ha aperto con l'iniziativa le celebrazioni per il suo Settantesimo compleanno, essendo stata fondata dopo la Liberazione dai partigiani combattenti nel 1947.
Per lanciare il messaggio di pace le tre associazioni – di cui due, è da sottolineare, fondate da ex combattenti -, hanno scelto di ricordare il Centenario della Prima Guerra Mondiale in modo non celebrativo, ma facendo emergere quegli aspetti poco noti sulla conduzione della Grande Guerra che spesso sono taciuti nelle commemorazioni ufficiali: gli interessi della grande industria nelle forniture militari, le gravi responsabilità degli in
tellettuali schierati per l'intervento nella guerra, lo sfruttamento dei ceti popolari trasformati in “carne da macello” da una gerarchia militare tanto inetta quanto crudele.
All'ingresso della biblioteca, sotto il porticato del chiostro, una trincea di sacchi di sabbia, come quelle utilizzate sui fronti di guerra, ha introdotto per tutto il mese di gennaio il pubblico ai tragici eventi descritti nei pannelli della mostra. Al termine del percorso espositivo un grande quaderno ha raccolto centinaia di commenti, di nomi di visitatori, di considerazioni e riflessioni sul tema della guerra e della sua inutilità.
Tutti gli incontri tenuti nella Sala conferenze della biblioteca - dove si è parlato di “Disabilità e Guerra”, di “Salute mentale e guerra” e di “Come si esce dalla guerra” -, sono stati seguiti da un pubblico attento e partecipe.
I relatori intervenuti, coordinati da chi scrive, sono stati: Cristina Giachi, Vicesindaco del Comune di Firenze, appena rientrata da Auschwitz con il “Treno della memoria”, che ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale; Pietro Biagini dell'Associazione Culturale LetteLariaMente; il prof. Sergio Tanzarella, docente presso la Pontificia Facoltà di Teologia di Napoli; il prof. Nicola Labanca, docente all'Università di Siena e
Presidente del Centro Interuniversitario di studi e ricerche storico-militari; la dott.ssa Ellena Pioli, psichiatra e
Presidente del Comitato Toscano ANMIG; il prof. Marco Grassi,
Presidente della Sezione ANMIG di Firenze; la dott.ssa Annacarla Valeriano, ricercatrice all'Università di Teramo; la prof.ssa Sonia Lucarelli, docente presso l'Università di Bologna e il prof. Rodolfo Ragionieri docente presso l'Università di Sassari, entrambi membri del “Forum per i problemi della pace e della guerra”, sottolineando così l'impostazione non solo accademica ma anche politica che gli organizzatori hanno voluto dare alla rassegna.
Ogni incontro è stato introdotto da esibizioni musicali, canore o di recitazione con la partecipazione: del Coro “L'Altrocanto”, diretto da Stefano Corsi che si è anche esibito all'arpa celtica; del soprano Sabrina Guidotti, accompagnata dal Maestro Ernesto Chiti; e di Andrea Marri che ha letto poesie di Giuseppe Ungaretti scelte da Italo Dall'Orto.
Spesso gli interventi dei relatori sono passati dagli eventi delle due guerre mondiali del Novecento ai tragici fatti delle guerre più recenti, facendo emergere analogie drammaticamente attuali: dalla presenza delle vittime civili, addirittura aumentata nelle attuali guerre rispetto al passato; alle menomazioni permanenti e alle psicosi dovute ai combattimenti, che colpiscono indistintamente civili e militari; alla disperata condizione di chi per sfuggire alla guerra è costretto ad emigrare ed oggi diventa vittima di moderni schiavisti. Tutti danni prodotti da guerre più o meno tecnologiche scoppiate fra tribù, etnie, stati e nazioni con un unico comune denominatore: l'instabilità sociale. Un proliferare di scontri armati, spesso fratricidi ed ispirati ad ideologie più o meno confessionali, che vorrebbero far diventare la guerra una regola di convivenza fra gli uomini, rispetto alla pace che dovrebbe purtroppo diventare un'eccezione. Un paradosso, certo. Ma anche una triste realtà che oggi coinvolge quasi tutti i popoli medio orientali ed africani, agevolata ahimè dall'instabilità economica e politica di quasi tutte le nazioni d'Europa – Italia compresa - e adesso anche dall'instabilità politica degli Stati Uniti d'America. Viceversa, per avere la pace nel mondo sarebbe necessario avere Stati e Nazioni stabili, popoli non corrotti e comunità coese e orientate alla solidarietà sociale. Basterebbe comunque iniziare a ricordare la drammaticità della guerra senza retorica, com'è stato fatto lo scorso gennaio alla Biblioteca delle Oblate di Firenze, e creare la pace attraverso il rinnovamento delle istituzioni nelle singole Nazioni con profondi interventi sulla “scuola”, sulla “giustizia” e sulla “vita politica”, proprio come chiedeva di fare alla “Nazione Italiana” lo storico manifesto dell'ANMIG, nel lontano 4 Novembre 1918, ancor oggi incredibilmente attuale.
di Alessandro Sardelli
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