V Congresso Straordinario dell’Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra: un ponte tra memoria e futuro

18 Dicembre 2024, pubblicato da

Il 29 ottobre scorso, presso il Grand Hotel Montesilvano, si è svolto il V Congresso Straordinario dell’Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra, dedicato alle modifiche statutarie.

La cerimonia di apertura è stata preceduta dall’Inno di Mameli e dalla Preghiera del Mutilato. Subito dopo il Sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, ha dato il benvenuto ai partecipanti esprimendo gratitudine per la scelta della città come sede del congresso. Nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dei valori di pace e democrazia promossi dall’ANMIG e ha ricordato il sacrificio di chi ha perso la vita o subito mutilazioni in nome di un mondo migliore. Ha poi ringraziato il Presidente Nazionale Claudio Betti per l’omaggio reso al Monumento ai Caduti e ha ribadito il pieno supporto dell’amministrazione comunale alle future attività dell’Associazione.

Nella sua relazione morale, il Presidente Betti ha richiamato il valore della memoria storica e l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il messaggio di pace, democrazia e libertà, frutto delle sofferenze della guerra. Ha condannato fermamente la guerra in Ucraina e auspicato un cessate il fuoco nel conflitto israelo-palestinese. Nel suo intervento, ha reso onore alle Forze Armate e a tutti coloro che si impegnano quotidianamente per la pace.

Il Presidente ha voluto poi ricordare due figure fondamentali per l’ANMIG recentemente scomparse: i Presidenti Nazionali Onorari Michele Montagano e Giorgio Pancaldi, il cui instancabile impegno ha mantenuto viva la memoria degli orrori bellici e rafforzato il lavoro sociale e associativo dell’Associazione.

Fatma Carrara, moglie di Giorgio Pancaldi, ha condiviso un commosso ricordo del marito, definendolo un autentico “uomo delle Istituzioni”. Ha sottolineato il suo ruolo centrale nel mantenere attiva la sezione ANMIG di Ferrara e ha confermato la volontà di proseguire le attività, collaborando con altre associazioni e partecipando agli eventi. Carrara ha inoltre citato con orgoglio Matteo Fabbri, il nuovo Presidente della Sezione di Ferrara, un giovane determinato a portare avanti il lavoro iniziato dal compianto Pancaldi.

Un momento particolarmente emozionante è stato il tributo a Maria Airaudo, combattente partigiana e Presidente della Sezione di Torre Pellice, che ha recentemente compiuto 100 anni.

Nata il 18 ottobre 1924 a Bagnolo Piemonte, Maria Airaudo si unì alla Resistenza a 19 anni dopo il massacro nazista del 30 dicembre 1943, che causò 22 vittime nel suo paese. Staffetta partigiana nel Pinerolese, rischiò la vita trasportando messaggi per i partigiani. Ferita gravemente nel marzo 1945 mentre salvava due compagni, sopravvisse e dedicò il dopoguerra alla lotta per i diritti dei lavoratori e per l’emancipazione femminile.

Nonostante l’impossibilità di partecipare fisicamente al congresso, Maria Airaudo ha inviato un messaggio di vicinanza e incoraggiamento. Ha ringraziato i partecipanti per il loro impegno, augurando buon lavoro e invitandoli a coinvolgere sempre più le giovani generazioni nei valori di libertà e Resistenza. (qui il video: https://youtu.be/GNuAT0-pTB8 )

I lavori congressuali si sono svolti in un clima di entusiasmo e collaborazione, favorendo un dibattito produttivo sulle modifiche statutarie. Tra le decisioni più rilevanti, è stata stabilita la cadenza quinquennale, anziché quadriennale, dei congressi ordinari elettivi e delle assemblee sezionali. Questo cambiamento mira a consolidare la dirigenza nel tempo e a contenere i costi.

Un’altra importante modifica riguarda i soci simpatizzanti, che, su indicazione del Ministero della Difesa, potranno rappresentare fino a un massimo di un terzo dell’intera base associativa. Questo intervento intende mantenere salde le radici storiche dell’Associazione, pur favorendo il coinvolgimento delle nuove generazioni.

Il congresso si è concluso con rinnovata energia, confermando l’impegno dell’ANMIG a lavorare per un futuro di pace, memoria e partecipazione attiva.