‘Obiettivo sul fronte. Carlo Balelli e le squadre fotografiche militari nella Grande Guerra’ in mostra a Macerata
Il fotografo militare maceratese Carlo Balelli ha immortalato nei suoi scatti salienti momenti della Prima Guerra Mondiale, ed a lui è dedicata la mostra fotografica allestitanei locali dell’ex Upim di macerata in occasione del centenario della Grande Guerra. Esposte oltre 280 foto che raccontano un percorso che va dal 1914 al 1919.
“Obiettivo sul fronte. Carlo Balelli e le squadre fotografiche militari nella Grande Guerra” è una mostra ed un corposo catalogo realizzati con il patrocinio della Regione e del supporto del Comune, dell’Accademia, dell’Anmig, dell’Istituto Storico della Resistenza (Isrec), della Prefettura e delleUniversità di Macerata e Camerino.
Distinte sezioni riguardano la guerra in montagna, la trincea, i bambini soldato, il ripiegamento delle linee sul Piave dopo la battaglia di Caporetto, le truppe alleate, le macerie nei campi di battaglia e la firma dei trattati con l’Austria.
Queste le parole di Ivo Pianesi, Presidente della sezione Anmig di Macerata, che accompagnano il catalogo della mostra:
“Raggiungere un significativo traguardo dopo mesi di intenso lavoro del Centro Studi Balelli è sicuramente un segnale forte per una città come Macerata che ha bisogno di farsi riconoscere attraverso vari stimoli offerti ad un pubblico sempre più vasto. Oggi con la pubblicazione di un libro fotografico che ricorda al meglio l’opera svolta dal suo concittadino Carlo Balelli mentre operava al fronte sulle montagne del Trentino durante la Prima Guerra Mondiale, mi sembra si colgano al meglio due obiettivi: la migliore conoscenza di un grande fotografo e il ricordo del centenario della Grande Guerra a causa della quale nasce nel 1917 l’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra.
Proprio per i suddetti motivi la Sezione ANMIG di Macerata ha subito manifestato grande interesse per l’evento che sarà supportato da una bella mostra e nel ricordo dei tanti invalidi e caduti si è impegnata finanziariamente per contribuire ad ottenere i migliori risultati da un evento unico nella nostra provincia e nella sua specificità anche nella nostra Regione che ebbe sulle sue coste i primi caduti della guerra per il bombardamento effettuato dalla Marina Austroungarica”.