Le atrocità della guerra raccontate dai bambini di allora
Grazie all’organizzazione dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, insieme all’amministrazione comunale e all’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, i ragazzi delle classi terze della Scuola Media Dante Alighieri di Aulla e di Tresana, hanno potuto ascoltare, in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, le dirette testimonianze di chi, bambino, ha subito le atrocità della guerra.
Uno zoccolo che ferma un tedesco e una madre che cade ammazzata per rendere salva la vita al proprio figlio; un padre che, già salvo, ripercorre la strada nel senso opposto per tornare dalla sua famiglia capitolando, con un colpo al cuore, nel tentativo di salvarla; la fuga per le strade alla ricerca di un riparo per sfuggire ai cecchini. Tre spaccati di tre storie raccontate da tre adulti che, allora, erano solo dei bambini.
La Prof.ssa Rita Nencioni di Firenze, la Medaglia d’Oro M.C. Mario Marsili, scampato miracolosamente alla strage di Sant’Anna di Stazzema all’età di 6 anni, il Prof. Lido Lazzerini superstite dell’eccidio di Mommio di Fivizzano, hanno dato la loro importante testimonianza e i ragazzi, incredibilmente attenti, hanno raccolto ogni frase, ogni lacrima e l’hanno portata con sé, provati ed emozionati anch’essi.
Racconti che appartengono al terribile periodo vissuto dall’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale: rastrellamenti, fughe, assassinii.
L’episodio più noto, divenuto ormai leggendario e passato alla storia, valicando anche i confini nazionali, è quello di Mario Marsili di 78 anni, che ha raccontato i fatti con un filo di voce.
Quel lontano eccidio costato la vita a 560 civili innocenti, è avvenuto nella piccola borgata di S. Anna di Stazzema nell’Alta Versilia, il 12 Agosto del 1944.
Mario Marsili ha raccontato l’evento in tutta la sua crudezza, quando la mamma, Jenny Bibolotti Marsili, autentica “madre coraggio”, lo aveva nascosto bambino su una sporgenza dietro una porta, allo scopo di evitare che una SS lo scoprisse.
Quindi nell’intento di attirare su di sé l’attenzione, scagliò uno dei suoi zoccoli contro il militare nazista venendo subito dopo uccisa da quest’ultimo con una sventagliata di mitra.
Il 25 Aprile del 2003, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, conferì alla memoria l’onorificenza della Medaglia d’Oro al Merito Civile a Mario Marsili, per il gesto di sublime coraggio dimostrato dalla madre che scelse di morire al fine di salvare il suo piccolo, grazie all’amore incondizionato che solo una madre può dare.
Durante la mattinata, coordinata con merito dal Presidente dell’ANMIG della Sezione di Aulla-Lunigiana Cav. Dino Gerini, oltre alle Associazioni del territorio è intervenuto anche il Commissario del Comune Dott.ssa Simonetta Castellani, che ha dato il suo contributo ricordando ai giovani di evitare ed estirpare i brutti sentimenti quali l’odio e l’intolleranza, coltivando invece i valori della pace e della democrazia.
Il Presidente Gerini ha poi consegnato ai tre sopravvissuti e al Commissario le “medaglie della pace” in ricordo del 73° anniversario dei fatti accaduti.