Celebrata a Perugia la festa della Liberazione, l’Anmig alle cerimonie

26 Aprile 2022, pubblicato da

PERUGIA – Anche a Perugia una grande partecipazione di cittadini, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, combattentistiche e d’arma ha caratterizzato, dopo due anni di restrizioni, la giornata di celebrazioni per il 25 aprile, festa della Liberazione. La Sezione di Perugia dell’Anmig ha preso parte alle tre cerimonie che tradizionalmente si svolgono in città fra il cimitero monumentale a Monteluce, con l’omaggio al monumento ai Caduti e alle tombe delle Medaglie d’Oro della Resistenza e di personaggi illustri, poi a Borgo XX Giugno e infine all’Ara Pacis di via Masi. A rappresentare l’Anmig c’erano il presidente regionale Remo Gasperini, la presidente della Sezione di Perugia Rita Bacoccoli, il vice Fausto Rosati e il consigliere Riccardo Gasperini. A Borgo XX Giugno, di fronte alla lapide che ricorda i patrioti fucilati dai nazifascisti al poligono di tiro, il discorso del sindaco Andrea Romizi, sul palco insieme alla partigiana ultranovantenne iscritta nell’Albo d’Oro della città di Perugia.

Il sindaco ha aperto il suo discorso con un ricordo di David Sassoli, una delle figure più importanti del giornalismo italiano e uomo delle istituzioni italiane ed europee scomparso lo scorso 11 gennaio. Tre anni fa Sassoli era intervenuto a Perugia in qualità di vicepresidente del Parlamento europeo proprio in occasione dei festeggiamenti del 25 aprile davanti alla lapide di Borgo XX Giugno che ricorda il sacrificio di Mario Grecchi e di altri otto giovani partigiani. Sono state inoltre ricordate le storie di eroismo di uomini e donne che a livello locale hanno messo in gioco la loro vita per la libertà, inclusa quella di don Ottavio Posta, sacerdote di Passignano sul Trasimeno, annoverato fra i Giusti tra le Nazioni per la sua azione a favore di decine di ebrei durante la seconda guerra mondiale. Richiamate anche la difficile situazione internazionale e le sofferenze causate dalla guerra in corso, che ha comportato a livello locale l’accoglienza di più di 2mila cittadini ucraini.

La parola è poi passata a Mirella Alloisio, che ha ringraziato tutti coloro a cui si deve il patrimonio rappresentato dalla Costituzione italiana, riferimento imprescindibile – ha sottolineato – soprattutto in questo periodo di guerra. Alloisio ha auspicato che il 25 aprile sia l’inizio di un lavoro quotidiano per difendere la pace, senza la quale anche la democrazia è in pericolo.