Claudio Betti per la prima volta ad una assemblea marchigiana
Le Assemblee delle 14 sezioni marchigiane si sono concluse come da tradizione, con quella di Matelica, lo scorso 2 Ottobre 2016.
In qualità di Presidente Regionale ho partecipato alla gran parte di esse, rinunciando solo a quelle che si duplicavano nello stesso giorno.
Queste occasioni si sono verificate in pienezza di condivisione: con i soci, con le Autorità Municipali, con le Associazioni consorelle e rappresentanti d’arma, spesso con inserita in esse la celebrazione Eucaristica.
A compendio pieno di questo fervore partecipativo e generalità di impegno mi vien bene l’esempio di quanto accaduto domenica 2 Ottobre a Matelica.
La sua sezione ANMIG è una delle più operative e meglio relazionate nel contesto sociale, vuoi perchè favorita dalla piccola dimensione cittadina nella provincia maceratese ( e Macerata è sempre grande ), vuoi perchè i suoi soci sono davvero effervescenti.
L’ospitalità saputa organizzare per il ns. Presidente Nazionale Betti e la sua Signora
– per la prima volta presenti nelle Marche in una occasione istituzionale- è stata piena e molto gradita.
Nando Cingolani, la Presidente anziana Caterina Marani e tutti i Soci si sono davvero superati.
Due o tre momenti significativi:
la visita della piccola e preziosa sede della sezione, in locale offerto dal Comune in comodato gratuito, addobbata con un museo interattivo, apprezzatissimo dalle scolaresche e dagli ospiti vari;
l’Assemblea affollata e partecipata, per niente formale, espressione di un lavoro fatto sempre con intensità e passione;
un pranzo nella cui vivace convivialità ha spiccato la presenza di una bella torta alla frutta con, per decoro, il lato Tevere della ns. bellissima Casa Madre di Roma.
Colgo l’occasione per ringraziare oltre Claudio Betti e la Signora Iva, tutte le sezioni Marche per lo sforzo di testimonianza morale e fattiva che realizzano e per la concordia e la solidarietà reciproca che seguiteranno a vivere in un anno di attività caratterizzato dalla celebrazione del nostro centenario.
Silvana Giaccaglia