Commemorazione a Centallo
CUNEO – Fra labari e gagliardetti delle varie Associazioni Combattentistiche e Civili, la Bandiera della nostra sezione Provinciale ed il suo Presidente Giovanni Garelli hanno partecipato alla commemorazione di cinque partigiani fucilati dai tedeschi il 1° Ottobre del 1944 alla cascina “Chiabotto Duelli” nel Comune di Centallo in provincia di Cuneo. Oltre ai cinque partigiani sono stati commemorati due sacerdoti: Monsignor Secondo Bologna – Cuneese e Vescovo a Campobasso – deceduto in quella città sotto i bombardamenti del 1943 e Don Giuseppe Bernardi, amico di banco in seminario di Monsignor Bologna, parroco di Boves in provincia di Cuneo, dove fu trucidato dalle SS dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
La cerimonia si è svolta nella sala consiliare– gremitissima – del Municipio di Centallo.
Poiché uno dei ragazzi partigiani fucilati – Giuseppe Barbato – era originario di Campobasso e i Suoi famigliari ora risiedono nella Città di Massa, oltre alle Autorità locali e regionali piemontesi tra cui il Vice Presidente del Consiglio Regionale Piemonte Nino Boeti, erano presenti Monsignor Giancarlo Brigantini Arcivescovo di Campobasso – Boiano, il Vice Presidente della Regione Molise Michele Petraroia, l’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Campobasso Pietro Maio e le Delegazioni A.N.P.I. di Campobasso e di Massa. Presente anche la Delegazione A.N.P.I. di Cuneo.
Erano presenti i figli e i nipoti di Giuseppe Barbato con le cui famiglie il comune di Centallo ha stretto un legame affettivo molto importante. A loro il Sindaco, Giuseppe Chiavazza, ha dedicato il ricordo di Giuseppe in particolare, accomunato agli altri quattro ragazzi che hanno sacrificato la propria vita per gli ideali della Resistenza e della Libertà.
Sono seguiti gli interventi delle Autorità Politiche tutti incentrati sul tema dell’importanza di vivere in un paese democratico e del rispetto, reciproco, umano. Monsignor Brigantini nel ribadire i valori del rispetto della persona, ha sottolineato l’impegno della Chiesa a sostegno delle popolazioni civili in quei momenti difficili, partecipando in vario modo con i propri sacerdoti alla guerra di liberazione. E molti sacerdoti hanno pagato con la vita questo loro impegno.
La cerimonia è proseguita e si è conclusa al Cippo di Cascina Chiabotto-Duelli per la deposizione di due corone di alloro davanti alla lapide che ricorda l’eccidio.
Aldo Galli