“CON IL PASSATO….SULLE ALPI DEL FUTURO”
In una luminosa mattinata d’ottobre, un gruppo di giovani studenti, guidati dalla loro insegnante di Lettere, osservavano una piccola lapide, seminascosta dall’erba: recava i nomi di alcune persone fucilate, in quel luogo, dai nazisti nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, la cui storia, violenta e dolorosa, ha coinvolto anche Cagli ed i comuni limitrofi.
Quegli studenti partecipano al Concorso “Esploratori della memoria” organizzato dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.
Forse non conoscono nei dettagli tutte le vicende della suddetta associazione a livello nazionale, ma, sicuramente, sono stati informati su quelle della sezione di Cagli.
Quasi scomparsa, ridotta ad un esiguo numero di iscritti e con scarsissima attività, fino a qualche anno fa, quando Sandro Biscaccianti, ex sindaco di Cagli, uomo adulto “con un inguaribile movimentismo operativo” veniva eletto Presidente della locale sezione, in una stanza colma di ricordi, di cimeli, e di…tanta polvere!
Il neopresidente in pochissimo tempo è riuscito a coinvolgere e motivare le persone più disparate, di ogni età e di diverse provenienze politiche.
Domenica 7 maggio, in un’assemblea di oltre settanta persone, è stato effettuato il resoconto di un’attività intensa e partecipata: mostra fotografica di testimonianze e ricordi della prima guerra mondiale, documenti ed oggetti donati anche dalle famiglie cagliesi, partecipazione dell’Istituto Comprensivo “Franco Michelini Tocci” al suddetto concorso ed, infine, una sede rinnovata, accogliente, degna dell’impegno di tanti volontari, a testimonianza di quale percorso di miglioramento, o forse più giustamente, di rinascita, sia stato capace il gruppo cagliese!
Capisaldi fondanti della rinascita, i principi della pace e della solidarietà; principi inclusivi delle varie appartenenze politiche, che si riconoscono profondamente dei valori della libertà, della democrazia e della giustizia sociale: valori da difendere e da consegnare ai giovani per un futuro consapevole di pace e di progresso.
All’assemblea erano presenti anche due persone molto anziane che hanno vissuto la loro gioventù “dalla parte sbagliata”; anche loro sono un pezzo di storia, come lo sono i perseguitati politici sotto il fascismo ed i loro figli, quale la sottoscritta, responsabile del progetto “Pietre della memoria” per le scuole del territorio.
Il passato non va dimenticato ma va inserito in un contesto storico senza ipocrisia e senza scheletri nell’armadio, il presente va vissuto con impegno e testimonianza dei valori sopra ricordati, il futuro va costruito con la curiosità e l’entusiasmo di giovani studenti, sostenuti dalla conoscenza della storia e la consapevolezza dei limiti della realtà.
Lenina Donini