Ex combattenti nella Selva di Ternova

7 Settembre 2015, pubblicato da

Molto partecipato e ricordato con commozione il 72° incontro di ex combattenti nella impenetrabile Selva di Ternova in Slovenia.
Il Presidente dei Mutilati ed Invalidi di Guerra del Litorale gen.Franc Anderlic anche quest ‘anno ha invitato una delegazione italiana di Mutilati ed Invalidi di Guerra e di ex deportati nei campi di concentramento in Germania.
A questa sentita manifestazione ha partecipato anche la 90enne Presidente della Associazione Mutilati di Guerra della Val Pellice ai confini con la Francia, cav. Maria Airaudo che ha voluto vedere i luoghi dove il fratello aveva svolto il servizio militare ed era rientrato a piedi in Piemonte.
Maria, sempre attenta alle domande delle donne anziane e giovani presenti, ha voluto raccontare le sue esperienze e vicissitudini vissute in prima linea dopo l’8 settembre 1943 fra i partigiani del Montoso nelle Alpi Cozie.
I presenti hanno prestato attenzione al discorso ufficiale della delegazione italiana capeggiata dal prof. Giovanni Picco. Il Presidente dell’Anmig del Friuli Venezia Giulia ha evidenziato le problematiche di queste terre del confine orientale d’Italia, dove i combattenti locali rischiavano la vita ogni giorno non solo per la loro libertà ma anche delle proprie terre dall’occupazione dalle truppe straniere.
In questa occasione la Presidente Airaudo ha voluto visitare i luoghi della Prima Guerra Mondiale:
il Monte Santo, il Monte Sabotino, il San Michele, il San Martino, il Colle Sant’Elia e Redipuglia. Da questa località è possibile vedere la cima del Monte Nero dove gli alpini piemontesi si sono sacrificati nei sanguinosi combattimenti dell’estate del 1915.
Il prof.Picco ha voluto mostrare anche la Casa del Mutilato di Gorizia dove sono presenti significativi lavori artistici del grande Maestro Tullio Crali e dello scultore Edmondo Furlan fraterno amico del grande pittore Ettore Ximenes.
La visita poi nel Castello di Udine del Salone del Parlamento ha permesso alla Presidente Airaudo una visione complessiva dell’arco alpino delle Carniche e delle Giulie dalle alture del Montello oltre il Piave sino al Colovrat sopra l’Isonzo. Cime che si possono vedere dallo scalone di accesso al Castello.