Foligno, assemblea dei soci fra storia, attestati e approvazione dei bilanci
FOLIGNO – Domenica 28 maggio 2017 si è svolta l’Assemblea annuale dei Soci A.N.M.I.G. di Foligno presso la storica e prestigiosa Sede in Via Piermarini n. 2 per l’approvazione dei Bilanci consuntivo 2016 e preventivo 2017. Assemblea particolarmente significativa per la ricorrenza della nascita del Sodalizio, giunto ai suoi Cento anni di vita associativa. Fiorella Agneletti, nella sua veste di neo Presidente, ringrazia dell’incarico affidatole, mettendo in evidenza il lavoro svolto e da svolgere, soprattutto in relazione ai tempi ed alla nuova società. Ribadisce l’impegno civico e morale dell’ANMIG, descrive le attività portate a termine nell’anno appena trascorso, le mostre, gli incontri,
i convegni, le conversazioni di illustri cittadini. Illustra il prossimo appuntamento con l’ANMIG regionale presso il Cimitero Militare di Rivotorto con la consegna dei premi alle Scuole del territorio umbro che hanno partecipato al Concorso “Esploratori della Memoria” ed il Concorso “I monumenti raccontano” indetto dalla Sezione di Assisi.
Interviene il Sindaco di Spello Moreno Landrini il quale puntualizza la necessità di “sognare” la libertà, la gioia di vivere per i quali sogni si è combattuto. Nell’ordinario ognuno di noi deve impegnarsi ogni giorno, aiutare l’altro, dare un giusto valore al “quattrino”. Cita le parole di Papa Francesco secondo cui alle persone bisogna dare un reddito di esistenza. Cinque sono stati gli Attestati di Benemerenza consegnati ai Soci che per vario titolo hanno
prestato volontario servizio nell’ANMIG Foligno: al Cav. Edoardo Sonno, alla memoria del Cav. Rizzerio Bugiantella, a Marco Leonardi ed alla memoria di Mario De Santis e Giovanni Giachetti. Significativo anche il saluto dell’Assessore per le iniziative per la pace e la memoria Maura Franquillo che ringrazia la Presidente per l’attività svolta a favore della memoria, della storia, della conoscenza per la libertà. Cita le iniziative dell’ANMIG con la scuola che costituisce il valore aggiunto per il territorio locale. Rimarca l’importanza del libro del prof. Fabio Bettoni per la
cittadinanza. Attraverso la storia del singolo – dice l’Assessore Franquillo – si fa anche quella della collettività. Nella guerra non c’è solo morte e distruzione ma anche voglia di cambiamento. Ringrazia, infine, per l’impegno della Associazione sempre presente sul territorio per renderci sempre un po’ più liberi.
Il prof. Fabio Bettoni presenta brevemente il volume, a più voci, su un tema esplicitato “Foligno una città per la Grande Guerra”. Ci concentreremo su quattro argomenti dice Bettoni: la logistica militare; transito dei militari feriti più o meno gravemente, convalescenti o con mobilità di vario tipo dal 1915 al 1918; il ruolo determinante delle donne nell’assistenza e la presenza di cecoslovacchi a Foligno. La parola al prof. Bruno Marinelli per la logistica militare che mette in evidenza l’importanza della Caserma, il Consiglio di Leva in Palazzo Trinci ed a Piazza Spada, l’ex Monastero di Santa Ceterina, ex Convengo e Chiesa di San Domenico. A Foligno si fermarono circa 2000 profughi delle Venezie, alloggiati non solo nel Monastero, ma anche nel Convento di S. Bartolomeo ed in città. Tanti profughi rimasero fino al 1920, di questa presenza non è rimasta troppa traccia.
La Dott.ssa Paola Tedeschi parla dei transito dei militari feriti più o meno gravemente, convalescenti o con mobilità di vario tipo dal 1915 al 1918 ospitati in strutture di accoglienza ed assistenza. Sintetizza la presenza dei presìdi sanitari: leggeri o pesanti, di funzione informativa per i soldati, oppure di cura dei ricoverati. Dal 1917 con l’entrata in guerra dell’America anche la Croce Rossa si attiva con un ospedale territoriale e quello di riserva la cui attività termina nel 1919. Riguardo ai presìdi pesanti a Foligno furono aperti tre Ospedali di cui uno per i soldati cecoslovacchi ed inoltre un Lazzaretto in cui trovarono ricovero i terremotati dell’Abruzzo del 1915. Il prof. Bettoni aggiunge che nel 1918 si aggrava la situazione per l’aspetto pandemico del colera che peggiora la situazione sociale, tecnico-sanitaria e logistica nonché all’altro elemento endemico che è la tubercolosi e la spagnola.
La prof.ssa Elena Laureti parla dell’attività delle donne a Foligno durante la Grande guerra con citazione alle operaie, alla contadine che sostituiscono i mariti nei lavori maschili mentre la piccola borghesia svolgeva il “maternage”, l’azione materna all’interno della società e delle strutture di accoglienza. Le donne “altolocate” si inserivano nella Croce Rossa o nel Comitato della Mobilitazione civile, producevano generi di sostegno come il vestiario, organizzavano feste di beneficenza affinché gli introiti venissero impiegati in beni di sostegno per tutti.
Il prof. Bettoni introduce il discorso della nutrita presenza di cecoslovacchi a Foligno. La presentazione è affidata al prof . Maurizio Coccia il quale afferma che la presenza del fortissimo contingente di soldati cecoslovacchi che si avvicendò a Foligno nel 1918 per raggiungere il fronte è testimoniato nelle cronache del tempo e sulla lapide di Palazzo Canditoti, ancora leggibile, nella quale si cita la presenza degli stessi. Con l’interessamento dei due futuri presidenti cecoslovacchi Masarik e Beneš, si formano in molti paesi dell’intesa delle Legioni per combattere l’impero
asburgico e ottenere l’indipendenza. A conclusione Manlio Marini , nella sua duplice veste di amico dell’ANMIG e Presidente della Officina della Memoria che ha promosso l’iniziativa di presentazione del volume, sottolinea
l’importanza e la fondamentalità del ribadire, nel Centenario della Grande Guerra e della fondazione dell’ANMIG, il compito dell’Associazione stessa contro la guerra che, comunque, è sempre un mostro. Ribadisce che L’Officina della Memoria porterà avanti la sua attività con la consueta consapevolezza della importanza della presenza dell’Associazione sul territorio.