Guglielmo Ghislandi, un padre fondatore

2 Marzo 2015, pubblicato da

Nella “Casa della Memoria” di Darfo Boario Terme, sede della sezione Anmig di Valle Camonica, si è svolta una manifestazione in ricordo di Guglielmo Ghislandi, fondatore, il 16 Dicembre 1917, e per molti anni Presidente della Sezione stessa, nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa.
Alla manifestazione ha presenziato una numerosa rappresentanza di studenti del Polo scolastico “Teresio Olivelli” e del polo comprensivo di Darfo Boario Terme, che ha gremito oltre ogni previsione la sala conferenze, partecipando con attenzione ed interesse durante l’intera mattinata. Dopo una breve presentazione dell’Ing. Ciro Berdini, organizzatore dell’evento per incarico della sezione che da quattro mesi presiede, ha preso la parola il Prof. Ugo Pavan Dalla Torre, ricercatore storico ed autore di varie pubblicazioni riguardanti l’Anmig, il quale in modo vivo ed efficace ha ripercorso, avvalendosi di immagini molto suggestive, le fasi di fondazione ed organizzazione dell’Associazione ad iniziare dagli anni della Grande Guerra, evidenziando l’attività decisiva che Guglielmo Ghislandi vi prestò fin dagli esordi. Egli ha poi approfondito le principali problematiche inerenti all’assistenza, morale ed economica, assicurata dall’Associazione in favore dei militari tornati dal fronte con mutilazioni ed invalidità, sottolineando l’importante ruolo propulsivo e di promozione che Ghislandi seppe esercitare in seno agli organismi associativi centrali e locali, fino alla sua morte avvenuta il 2 Marzo 1965.
Nell’intervento successivo, il Prof. Eugenio Fontana, storico autore della sezione camuna, ha delineato un quadro vivido della personalità di Guglielmo Ghislandi, soffermandosi in particolare sulle ragioni patriottiche del suo interventismo e sulle motivazioni di fratellanza e solidarietà che diedero un’impronta così significativa ed inconfondibile al suo impegno in favore dei Mutilati ed Invalidi camuni e della “sua” Sezione di Darfo Boario Terme.
Ha preso poi la parola il Prof. Giancarlo Maculotti, consigliere del Circolo culturale Ghislandi, spiegando al giovane pubblico l’impatto profondo che la Grande Guerra ebbe sulle popolazioni contadine della montagna camuna e le devastanti conseguenze che i lutti e le mutilazioni subite in guerra ebbero sulle famiglie e sull’intera comunità valligiana, facendo loro comprendere come la grande popolarità, riconosciuta per molti anni a Guglielmo Ghislandi specie nella parte più umile ed indifesa della cittadinanza, avesse proprio origine dall’opera di aiuto e di sollievo che egli seppe offrire, sempre con grande umanità e generosità.
Doti queste ultime che non poterono però risparmiare a Ghislandi persecuzioni ed emarginazione durante il ventennio fascista, come dimostra una lettera, rinvenuta in copia nell’archivio della sezione Valle Camonica, indirizzata il 20 Luglio 1926 dal segretario politico del PNF brenese al membro di spicco di una importante famiglia camuna, lettera con cui quest’ultimo fu costretto a dimettersi dalle cariche di Vice Podestà, di Giudice Conciliatore, di Membro della Congregazione di Carità, di Membro della Fabbriceria del Comune perché, incontratosi con l’Avv. Ghislandi, egli “si accompagnava in automobile senza dimostrata necessità e pubblicamente si accomiatava con dimostrazione di cordialità dal detto avvocato”, in quanto tale contegno fu ritenuto “contrario all’intransigenza voluta dalle superiori autorità fasciste”.
L’intervento conclusivo è stato tenuto dall’Arch. Attilio Cristini, Vice Sindaco di Darfo Boario Terme, il quale, trattando il tema del recupero della memoria storica, ha molto bene espresso quanto l’identità della comunità cittadina abbia fondamento proprio in tale recupero, che l’Amministrazione comunale ha voluto promuovere attraverso diverse iniziative fra loro in sinergia, fra cui la creazione di una rete museale cittadina, la trascrizione e pubblicazione degli archivi parrocchiali storici, l’implementazione on line della cartografia dei catasti napoleonico, asburgico e regio e, non ultima, l’organizzazione del fondo archivistico dedicato all’Architetto Montiglio Taglierini, mutilato di guerra e protagonista nello scenario dell’urbanistica e dell’architettura cittadine, affidata appunto alla Sezione Anmig di Valle Camonica.
Al termine dell’intensa mattinata, il presidente della sezione ha invitato tutti i presenti al prossimo incontro, che si terrà sabato 28 Marzo 2015, per una rievocazione dei tragici avvenimenti di Cefalonia nel Settembre 1943, presenti una delegazione dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui di Cremona ed un giovane ricercatore storico cremonese, autore di un interessante volume su quegli avvenimenti.

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