Il Giorno della Memoria a Massa
Il giorno 29 Gennaio 2018, nell’Aula Magna del Liceo Classico Statale “P.Rossi” di Massa, nell’ambito delle manifestazioni per il ”Giorno della Memoria”, l’Anmig di Massa Carrara ha incontrato gli studenti e gli insegnanti alla presenza di numerose autorità.
L’argomento trattato è stato “GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 1943/1945”.
Nel solco delle attività promosse negli anni scorsi dalla nostra Associazione, si è ritenuto opportuno, quest’anno, organizzare questo incontro per diffondere la conoscenza dei tragici eventi che, dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943, riguardarono centinaia di migliaia di militari italiani disarmati dai tedeschi e posti di fronte ad una drammatica scelta: continuare la guerra sotto le insegne nazifasciste o essere deportati nei campi di concentramento.
La gran parte di loro – circa 650 mila – rifiutò di continuare a combattere al fianco dei tedeschi e scelse di non aderire alle Repubblica di Salò.
La conseguenza del loro “no” fu la deportazione e l’internamento nei lager nazisti, non come prigionieri di guerra ma con lo status fino ad allora sconosciuto di IMI, Internati Militari italiani, voluto da Hitler per sottrarli alla Convenzione di Ginevra e sfruttarli liberamente.
Sono trascorsi 73 anni e l’Italia non può e non vuole dimenticare, facciamo tesoro del passato per costruire un futuro dove la violenza, l’odio, siano un doloroso ricordo. Lo dobbiamo a noi stessi, ma sopratutto ai giovani verso i quali abbiamo il compito di trasmettere la conoscenza della storia, se pure a tratti disumana e terrificante, affinché mantengano la memoria facendosi portatori di pace.
Ci stupisce che i libri di testo delle scuole italiane, i manuali che per moltissimi futuri cittadini rimangono gli unici strumenti per la conoscenza storica, non diano spazio a tale vicenda ad oltre 73 anni dalla fine della guerra e in presenza di una ricca memorialistica sull’argomento e ora anche di una recente storiografia che ha scoperto gli Internati Militari.
Il lavoro della memoria non ammette distrazioni, ma chiede a tutti la massima coerenza per essere sentito e vissuto ogni giorno. Se saremo capaci di costruire il ricordo ogni giorno, e non solo in questa occasione, se il ricordo sarà una guida dei nostri comportamenti, vuol dire che avremo compreso le atrocità di quanto accaduto. La verità è dolorosa, ma ci consente di ripartire, di ricominciare per costruire un futuro di comune progresso, in nome della democrazia e della libertà.
Riportare alla luce la storia di questi fatti significa restituire la verità alla storia. E’ importante che nelle scuole si ricordi l’umanità e la sofferenza di coloro i quali hanno vissuto quei momenti, perché per troppi anni si è taciuta la verità.
Ci ha parlato di questa vicenda e del significato di questa giornata il Colonnello Miche ZIMEI dell’Aereonautica Militare Italiana.