Il Ministro Pinotti incontra gli addetti militari stranieri e le associazioni combattentistiche e d’Arma

17 Dicembre 2015, pubblicato da

Dal sito del Ministero della Difesa

Si è svolto a Palazzo Barberini, il tradizionale scambio di auguri del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, con il Corpo degli Addetti Militari accreditati in Italia, le Associazioni combattentistiche e d’Arma ed i Vertici della Difesa.

 Incontrando gli Addetti Militari esteri, le Associazioni combattentistiche e d’Arma ed i Vertici della Difesa, per lo scambio di auguri in occasione delle prossime festività natalizie, il Ministro Pinotti ha richiamato con forza l’importanza dell’unità tra Paesi nella difficile lotta al terrorismo.

“Davanti all’attuale minaccia terroristica – ha detto – siamo tutti chiamati ad intervenire. Solo insieme potremo sconfiggere coloro che si oppongono alla pacifica convivenza, all’umanità.

All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il Sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, il Presidente della Commissione Difesa della Camera, Francesco Garofani, e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano.

Il Ministro, nel sottolineare la preziosa opera degli Addetti Militari esteri, ha affermato che “ciascuno deve fare il massimo per combattere la cultura della morte” che l’Isis persegue in tutto il mondo.

Tema sul quale si è soffermato il decano degli Addetti militari esteri, Colonnello Superiore Ye Feng, che ha ringraziato l’Italia per il contributo offerto per la pace e la stabilità internazionale, ed ha elogiato il Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa.

Nel corso dell’intervento il Ministro ha ringraziato Ya Feng per le parole belle parole sul Libro Bianco e ha sottolineato che esso non prevede licenziamenti ma, al pari di quanto accade in altri paesi, affronta il problema dell’invecchiamento anagrafico del personale militare.

“Oggi, infatti – ha richiamato il Ministro –  l’80% dei militari italiani trascorre tutta la carriera nelle Forze armate, mentre all’estero questa percentuale scende al 50%. Ovviamente – ha concluso Pinotti – faremo un “patto con i giovani”: tutti non potranno restare ma al termine dell’esperienza militare potranno trovare un’altra collocazione nel mondo del lavoro con il nostro aiuto”.

Apprezzamenti per l’attività svolta dalle Forze armate e per l’attenzione rivolta dal Ministro Pinotti al mondo dell’associazionismo sono giunti anche dal Presidente del Consiglio Nazionale permanente delle Associazioni d’Arma, Gen. C.A. Mario Buscemi, e dal Presidente della confederazione italiana tra le associazioni combattentistiche e Partigiane, Claudio Betti.

Il discorso del Presidente Betti