LA SEZIONE DI MACERATA IN VISITA AL BINARIO 21 E NON SOLO…
Dopo la sosta forzata si ricomincia…viaggio della Memoria dell’Anmig di Macerata il 3 e il 4 Settembre. La meta è Milano Binario 21. Il binario da dove partivano i treni carichi di ebrei e non solo. L’area dove oggi sorge il Memoriale della Shoah originariamente era adibita alla movimentazione dei vagoni postali, e tra il 1943 e il 1945 fu il luogo in cui migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci, trasportati al sovrastante piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza venivano agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz- Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento, o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano. Il 6 dicembre 1943 partì il primo convoglio di prigionieri ebrei (169 persone, ne tornarono 5), il 30 gennaio 1944 il secondo, entrambi diretti ad Auschwitz-Birkenau. Soltanto 22 delle 605 persone deportate quel giorno sopravvisse. Tra di loro Liliana Segre, allora tredicenne. Luogo di ricordo ma anche spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile. La collaborazione dei fascisti e le delazioni favorirono la deportazione, entrare in uno dei vagoni toglie il respiro…eppure si getta ancora odio tanto che Liliana Segre è da qualche tempo sotto scorta. Tutto questo è inaccettabile. L’indifferenza e la rimozione della memoria sono due mali da cui dobbiamo curarci prima che “è avvenuto, quindi può accadere di nuovo” come ci ricorda Primo Levi. Poi a Piazzale Loreto luogo l’eccidio di 15 partigiani che furono fucilati dai nazifascisti e i loro cadaveri vennero esposti al pubblico. Era il 20 agosto 1944. In questo eccidio c’è la risposta anche al perché l’anno successivo il corpo di Mussolini con la Petacci e altri gerarchi del fascismo vennero esposti a piazzale Loreto. Ancora in via di trasformazione la Loggia dei Mercanti secondo il progetto “Milano per la Resistenza”, mancano le sedute progettate davanti alle istallazioni che permetteranno a chi vorrà di leggere e riflettere sulla poesia di Calamandrei:
“Lo avrai camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi……”
Abbiamo visitato il Sacrario della Prima Guerra Mondiale e luoghi di altri eccidi, come quello dove ora c’è il famoso Piccolo Teatro. Visita al Cimitero Monumentale dove tra gli itinerari c’è quello della Resistenza e dell’Antifascismo con i monumenti in ricordo delle vittime della Seconda Guerra Mondiale. Un giro anche nella Milano più conosciuta: Piazza Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele, Palazzo Reale, il Teatro alla Scala, Parco Sempione e il Castello Sforzesco, Sant’Ambrogio e il Tempio della Vittoria, il Sacrario dei Caduti di Milano. Non poteva mancare la camminata lungo i navigli dove aleggia la voce di Alda Merini e si può immaginare di vederla lungo il canale con l’immancabile sigaretta tra le labbra, entrare al Bar Chimera dove scrive le sue poesie, e sfogliare libri al Il Libraccio, famosa libreria vicino alla sua casa. Poi la Milano con il progetto di riqualificazione urbana di Porta Nuova che ha conferito alla città un nuovo skyline, di ispirazione internazionale come Piazza Gae Aulenti, piazza rialzata, circolare delimitata da futuristici grattacieli, tra cui spiccano la Torre Unicredit e il pluripremiato Bosco Verticale progettato dallo Studio Boeri e il City Life e ancora la storia con la visita alla Casa della Memoria. Un viaggio per ritrovare il nostro stare insieme e che fa pensare. Con la guerra alle porte dell’Europa forte deve essere l’impegno per la pace perché LA GUERRA NON È MAI LA SOLUZIONE.
Daniela Meschini
Galleria fotografica del Viaggio della Memoria della Sezione di Macerata