L’Anmig festeggia l’Unità d’Italia
CASERTA – Il 17 marzo è un giorno speciale. Un giorno in cui il cuore di ognuno di noi dovrebbe traboccare di gioia e di orgoglio per ciò che siamo. Il 17 marzo 1861, con la votazione del primo provvedimento legislativo del Parlamento, si proclamava il Regno d’Italia. La penisola, da secoli divisa in tante entità statali, di cui la più forte ed importante era il Regno delle Due Sicilie, si riuniva in un unico popolo e sotto un’unica bandiera. E’ una data però molto spesso sottovalutata, anzi trascurata, tant’è vero che non rientra nel circolo delle feste nazionali, nonostante essa rappresenti la nascita della nostra nazione.
A Caserta, grazie alla volontà delle istituzioni civili, giudiziarie e militari, il 17 marzo ha potuto avere la sua degna celebrazione. La cerimonia si è tenuta alle ore 10:00 su viale Unità d’Italia, al monumento ai caduti. Alla presenza del picchetto interforze, della fanfara dei Bersaglieri della Brigata “Garibaldi”, e delle associazioni d’arma e combattentistiche, il prefetto di Caserta Dott.ssa Carmela Pagano, accompagnata dal Comandante del distaccamento del Comando Brigata Bersaglieri “Garibaldi” Generale di Brigata Claudio Minghetti, dal Presidente della Provincia On. Zinzi, e dal Sindaco di Caserta Dott. Del Gaudio, ha posto due corone di alloro alla memoria dei caduti casertani di tutte le guerre. La cerimonia, a causa del tempo inclemente, è durata purtroppo solo pochi minuti, ma rimane la soddisfazione di aver festeggiato il 154° compleanno della nostra bella Italia.
Tra le varie associazioni intervenute, ricordiamo l’A.N.M.I.G. (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra) di Maddaloni, presente con una numerosa delegazione: il Presidente Salvatore Giulio Borriello, il Vice-Presidente Antonio Borriello, il Segretario Francesco Pagliaro, il Consigliere Lorenzo d’Angelo, ed il sottoscritto, giovane associato. Come sempre l’A.N.M.I.G. si fa portavoce di quei valori che, nonostante il tempo ed il cambio generazionale, sopravvivono: la memoria del passato e l’amor di patria. Due ideali che possono contribuire alla rinascita di un’identità nazionale che, nel caotico vortice della modernità, ha subito un parziale oblio.
Antonio Cembrola