Lavello: diventa un libro il diario di guerra del Maggiore Conte
La città di Lavello sarà onorata dalla presenza al Salone del Libro di Torino, dell’opera “Diario di Guerra di Francesco Paolo Conte”. Il libro, pubblicato dalla Casa Editrice Delta 3 di Grottaminarda, è stato trascritto e curato dallo scrittore Giuseppe Catarinella. Un lavoro che affronta una tematica sempre attuale, la Prima Guerra Mondiale, vista attraverso gli occhi di un protagonista, il Caporale Maggiore Conte, originario di Lavello.
La copertina del libro mostra il Conte ferito, circondato dai suoi commilitoni, fra cui il fratello Vito. Quest’opera editoriale ha ricevuto il patrocinio ed il sostegno del Comitato Regionale di Basilicata dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, rappresentato da Giuseppe Di Palma, nonché il contributo del Centro di Cultura di Educazione permanente dell’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo.
Le vicissitudini che il Caporale Conte ha affrontato durante la Grande Guerra sono state annotate su un quaderno a quadretti tascabile, con una sobria copertina nera, che Francesco Paolo Conte portava sempre con sé.
Questo diario di guerra segue il filo conduttore narrativo dell’odissea del protagonista, che lo ha portato a transitare tra ospedaletti da campo a ospedali di grandi dimensioni, fino al congedo a causa di una brutta ferita subita in battaglia al piede destro.
Oltre alle annotazioni dettagliate il diario tratta anche delle condizioni drammatiche, ma ricche di umanità, che caratterizzano la vita in prima linea durante la guerra. Un’appendice fotografica arricchisce ulteriormente il valore ed il contesto storico dell’opera.
In definitiva, la Medaglia d’Argento ottenuta da Conte per il suo comportamento in guerra, rappresenta una giusta ricompensa per gli sforzi profusi.
“Le traversie che i militari hanno affrontato in guerra – dichiara il Presidente del Comitato Regionale di Basilicata dell’Anmig, Giuseppe di Palma – simboleggiano il vero e sincero attaccamento alla Patria, alla Bandiera e al Corpo Militare di appartenenza, indipendentemente dalla loro natura. Pertanto la nostra Associazione si impegna a diffondere e tramandare queste testimonianze, per preservarne la memoria ed il ricordo per le future generazioni”.
Angela Lamanna
(articolo pubblicato sul giornale “La Nuova” della Basilicata del 18/05/2023)