Memoria e libertà sono state celebrate dalle Associazioni Combattentistiche di Barletta
In scena “Liberi di essere Liberi”, testo teatrale scritto da Francesco Paolo Dellaquila
Inventare una malattia per salvare vite umane dai nazisti. La sindrome K fu una malattia ideata dal dottor Giovanni Borromeo, primario dell’ospedale “Fatebenefratelli” di Roma, con lo studente Adriano Ossicini, per salvare decine di ebrei romani dalle persecuzioni nazifasciste ed evitare che venissero inviati nei campi di sterminio. Venne così definita dalle iniziali degli ufficiali nazisti Kesselring e Kappler. I due medici compilarono false cartelle cliniche con il nome della malattia definita “contagiosissima”, in modo da scoraggiare i nazisti dal controllo dei nomi dei pazienti.
Ispirandosi a questo aneddoto di libertà, la Confederazione delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Barletta (Anmig, Ancr, Anmi, Anb, Anfi, Anc, Ingortp e Unimri), col patrocinio del Comune di Barletta, in occasione del “Giorno della Memoria”, hanno presentato presso la sala riunioni della chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli (Ex Cappuccini) lo spettacolo teatrale dal titolo “Liberi di esser Liberi”, scritto e musicato da Francesco Paolo Dellaquila, coadiuvato alla lettura del testo da Dolores Rotunno e Francesco Giannini.
Durante la rappresentazione, oltre alla narrazione della sindrome K, sono state narrate le storie di gente comune, che riuscì a salvare in modo rocambolesco ebrei destinati ai campi di sterminio. Felicitazioni sono state espresse per la serata dal Commissario Straordinario dr. Cav. Francesco Alecci, il quale ha aggiunto la propria soddisfazione per l’unione raggiunta dalle associazioni presenti alla serata, finalizzata ad uno scopo comune.