Modena: Memoria di un viaggio di sola andata

11 Febbraio 2018, pubblicato da

Uno spettacolo per il Giorno della Memoria

 A ottant’anni dalle vergognose cosiddette “leggi razziali”, la Giornata della Memoria assume un significato del tutto particolare: è un momento nel quale ravvivare il ricordo di una delle pagine più nere della storia italiana (ed europea) moderna, ma soprattutto di mettere le nostre coscienze di fronte alla responsabilità di cittadini e di esseri umani nel quotidiano.

E’ con questa visione di solidarietà e di rispetto per gli altri, sancito dalla Costituzione all’art.2 (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo...”), ribadito all’art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, che il 26 gennaio 2018, in occasione della Giornata della Memoria, al Teatro Cittadella di Modena, in due repliche per gli studenti e per il pubblico, è andato in scena: MEMORIA DI UN VIAGGIO DI SOLA ANDATA, spettacolo prodotto da ANMIG Modena e dall’attore e regista Andrea Ferrari, su testi di Primo Levi (“Se questo è un uomo” e “La tregua”), accompagnati da musiche ed immagini.

Nel presentarlo, l’autore ed interprete ha detto: “Il partigiano Primo Levi fu catturato dalla milizia fascista, e nel 1944 fu deportato ad Auschwitz. Se questo è un uomo iniziò a scriverlo  durante la sua prigionia, ma non è solo il diario e il memoriale di un deportato: ritengo possa essere una riflessione letteraria da includere a pieno titolo nelle opere sociologiche e storiche. È un documento schietto, un classico che contiene il mito dei lager, ovvero, la mortificazione, l’offesa, l’umiliazione dell’uomo prima ancora del suo annullamento nello sterminio di massa. Le parole ricordano il periodo più buio, forse, dell’umanità: il periodo in cui l’essere umano è stato obliato e nello stesso tempo ha raggiunto il punto più alto, più profondo: quello del dolore. L’autore, però, sul secondo conflitto mondiale non ha scritto solo Se questo è un uomo, ma anche La tregua: un resoconto del suo ritorno a casa, vagabondando su e giù per il vecchio Continente, ancora in preda alla follia collettiva, che lo fa riflettere di come, appunto, i suoi ultimi mesi di viaggio, siano stati una tregua concessagli dal destino. Il recital è una testimonianza coadiuvata da immagini e musiche per meglio entrare in quelle atmosfere: l’intento, però, non è quello di celebrare la solennità degli eccidi o i caduti, ai quali è giusto rivolgere il pensiero e mantenerne viva la memoria, quanto di valorizzare i contenuti attraverso la scrittura e lo stile di Primo Levi dove verismo e lirica, fato e provvidenza, un dio un po’ distratto o un atomo folle, visto il buon e fortunato chimico qual è stato, sono stati presenti e hanno viaggiato in parallelo in quel frangente della sua vita e, mi permetto di dire, viaggiano da sempre in parallelo nella vita di ciascuno; ma quello che si evince nelle parole e nelle testimonianze dell’autore, è l’unicità del binario della vita, che è “di sola andata”, anche se lui, come altri, ha potuto fare ritorno a casa. E il viaggio del ritorno non è stato altro che una tregua che la morte ha concesso alla sua vita: piccole distrazioni che concedono all’uomo piccoli, ma preziosi sospiri di felicità.”

Introducendo lo spettacolo Adriano Zavatti, presidente di ANMIG Modena, ha ringraziato il Comune di Modena e l’ANPI Modena per il patrocinio, inviando un saluto ed un augurio alla Presidente Aude Pacchioni, assente per indisposizione. Ha poi richiamato i valori dell’Associazione e le attività svolte nel centenario dalla fondazione, soprattutto rivolte alle giovani generazioni, perché non dimentichino le tragedie del XX secolo. Tragedie e necessità di una solidale memoria, che anche l’Assessora del Comune di Modena, Irene Guadagnini ha ripreso nel suo indirizzo di saluto, concludendo il suo intervento con le celebri parole di John Donne,  poeta elisabettiano, che anche Ernest Hamingway mise a motto e titolo di un suo famoso romanzo:

Nessun uomo è un’Isola,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del continente,
una parte della terra.
Se una zolla viene portata via dall’onda del mare,
l’Europa ne è diminuita,
come se un promontorio fosse stato al suo posto
o una Magione amica o la tua stessa Casa.
Ogni morte d’uomo mi diminuisce,
perché io partecipo all’Umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana:
Essa suona per te.

 

Allo spettacolo, inserito nei programmi del Comitato per le celebrazioni e la memoria, hanno assistito, numerosi ed attenti, decine di studenti del Liceo Muratori – San Carlo e, nella replica serale, un pubblico commosso e partecipe, che hanno tributato agli interpreti calorosi e convinti applausi.emilia

Il recital è stato registrato e ne è stato prodotto, a cura di ANMIG Modena, un DVD, disponibile su richiesta presso la Segreteria di ANMIG Modena (059235292 – anmigmodena@virgilio.it).

(A.Z.)