Napoli: concerto in memoria degli allievi del Conservatorio che non tornarono dal fronte
Nell’ambito delle celebrazioni del centenario della Prima Guerra mondiale, la Sezione ANMIG di Napoli ha organizzato, nel Salone di rappresentanza, con la collaborazione del Conservatorio di musica “San Pietro a Majella”, un concerto in memoria degli allievi del Conservatorio mai più tornati dal fronte.
Alla significativa iniziativa hanno partecipato diverse autorità militari, rappresentanti delle altre Associazioni combattentistiche ed alcune scolaresche.
La cerimonia inizia con il saluto ed il ringraziamento del Presidente Mario de Cesare agli intervenuti tra cui il Comandante la Scuola Militare Nunziatella Col. Valentino Scotillo, il Capo del Centro Documentale di Napoli Col. Gerardo Baiano, il Capitano di Fregata Giuseppe Di Modica in rappresentanza del Comando Logistico della Marina Militare, il Maggiore Davide Ascione in rappresentanza del Comandante l’Aeroporto Militare di Capodichino, il Dott. Francesco Chirico Presidente la II Municipalità di Napoli, il Prof. Giuseppe Radin in rappresentanza del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico della Campania, il Col. Pasquale Parente Presidente della Federazione napoletana del Nastro Azzurro, il cav. Ciro Lubrano Presidente di Napoli dell’Associazione Bersaglieri, il Cav. Sarnataro in rappresentanza dell’Unione Mutilati per Servizio, assieme ai Presidenti delle sezioni e sottosezioni della Campania ed alle scolaresche presenti con professori e dirigenti scolastici.
Ringrazia poi il Direttore del Conservatorio Dott.ssa Elsa Evangelista assieme all’orchestra di fiati ed al direttore Prof. Paolo Addesso.
Il Presidente de Cesare, prima di passare la parola al Vice Presidente Carmen Benigno, che ha fortemente voluto questa manifestazione, fa un inciso per dedicare questa piccola cerimonia non solo ai giovani studenti del Conservatorio caduti in guerra, ma anche a tutti i soldati che si sono immolati per la libertà e per la democrazia, unitamente alle donne che in quell’infausto periodo, modificando il loro tradizionale ruolo fino a quel momento, parteciparono con proficuo lavoro nei campi e nelle industrie, sostituendo i loro cari impegnati al fronte, sostenendo così il Paese.
Prende la parola il Vice Presidente Carmen Benigno per evidenziare che onorando la memoria di coloro che hanno dato la vita per la Patria si celebrano il presente ed il futuro e si è scelto il ricordo della Grande Guerra attraverso un evento musicale perché la musica è un linguaggio universale che unisce popoli e fa socializzare generazioni diverse.
Chiude il suo intervento con un monito ai giovani per il futuro ricordando la frase pronunciata dal Papa Pio XII nel 1939 all’imminente pericolo della seconda guerra mondiale “Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra”.
E’ poi il Direttore Paolo Addesso, assieme all’orchestra di fiati, a ripercorrere in musica ed in parole, illustrando l’origine dei brani eseguiti, il periodo storico dal Risorgimento alla Prima Guerra mondiale.