Perugia, il 25 Aprile nel ricordo di chi ha lottato per la libertà
PERUGIA – Il ricordo del sindaco Andrea Romizi di persone che hanno «incarnato al tempo stesso la lotta per la libertà e la voglia di ricostruzione» nel giorno della «festa delle libertà ritrovata». La testimonianza dei protagonisti della lotta di Liberazione, i partigiani Mirella Alloisio e Francesco Innamorati, sul palco in Borgo XX Giugno per «rinnovare un impegno per chi ha dato la vita per la libertà e la democrazia» e ricordare «il contributo dato dalle forze armate italiane alla Liberazione del nostro paese». Poi le bandiere delle associazioni combattentistiche, con la Sezione Anmig in prima linea, e d’arma. E ancora l’omaggio delle istituzioni a quanti hanno dato la vita per la libertà con la deposizione di corone di alloro, il silenzio con un picchetto interforze schierato. E soprattutto tanti cittadini, fra cui rappresentanze dell’Anpi studentesca che insieme ad altri hanno intonato il canto bella ciao. Momenti delle celebrazioni del 25 Aprile che a Perugia, come di consueto, si sono svolte in tre momenti. Prima con la deposizione di una corona d’alloro e il passaggio davanti alle tombe delle medaglie d’oro della resistenza al cimitero monumentale, poi la cerimonia davanti al poligono di tiro. Lì Romizi, nel corteo istituzionale in testa insieme al prefetto Raffaele Cannizzaro, all’assessore regionale Antonio Bartolini, Erika Borghesi per la Provincia e i vertici delle forze dell’ordine, ha ricordato i personaggi della storia della città, da Aldo Capitini a Mario Grecchi, e i partigiani intervenuti hanno chiesto «con forza che siano finalmente sciolte tutte le organizzazioni fasciste». Poi il passaggio all’Ara Pacis, monumento ai Caduti di tutte le guerre, dove le associazioni tornano a chiedere la sistemazione del monumento-fontana, spento da tempo. Per l’Anmig hanno preso parte alla cerimonia Rita Bacoccoli e Fausto Rosati, presidente e vicepresidente sella Sezione, e Remo Gasperini, presidente regionale.