Santagata e Majoli scelti per la Casa del Mutilato di Ravenna
In uno stringato appunto del 13 marzo 1939 Matteo Focaccia, l’architetto della Casa del Mutilato, aveva fissato i caratteri definitivi del suo progetto, con una notazione finale sul compito storico dell’arte: appunto quello di fissare i ricordi che devono sopravvivere.
Scrive: “In seguito alla definitiva approvazione da parte del Ministero dell’Educazione Nazionale, la scorsa settimana si sono ripresi, con fervore, i lavori di costruzione della Casa del Mutilato. Di linee semplici ed austere e con prevalenza di larghe masse di muratura fatta coi mattoni ravennati, ingentilita da sobrie demarcazioni di marmo, il nuovo edificio vuole esprimere potenza, ordine e disciplina. E, mentre per carattere costruttivo rinnova le antiche tradizioni dell’arte muraria, si uniforma all’ordine nuovo creato dallo spirito dell’era Mussoliniana. I gloriosi simboli del Littorio, dei Mutilati, dei Combattenti, dei Legionari e scritte latine assieme a la Vittoria del fastigio superiore scolpita nella muratura, ornano, vivificandola, la semplice facciata cui conferiscono una maggiore monumentalità i robusti, alti pilastri delimitanti il cortile d’onore che si apre sulla nuova Piazza. Nel cortile d’onore, il quale avrà senso di sacrario inteso quale simbolo di alta spiritualità in intimo contatto con la quotidiana vita della popolazione a cui varrà di perpetuo incitamento ad elevate virtù, con opportuni segni saranno ricordati i luoghi della Guerra, consacrati dal Sacrificio e dal valore dei migliori e prediletti figli della Patria e glorificati gli eroismi più sacri al Popolo Italiano”.
Mi è capitato, scorrendo gli archivi dell’ANMIG di Ravenna, di posare gli occhi su di un fascicolo davvero speciale al cui interno si snoda, in modo assai diretto il dialogo tra i protagonisti delle decorazioni nel salone d’onore. I personaggi sono sostanzialmente tre: i due pittori, Giovanni Majoli e Anton Giuseppe Santagata e il Presidente dell’associazione Giovanni Coliola. I due artisti hanno vissuto vite pressoché parallele: Majoli nato nel 1893 muore nel 1988; Santagata nasce nel 1888 e scompare nel 1985.
Torniamo per un momento all’architetto Focaccia, progettista della Casa del Mutilato, che ha già steso, con la consueta diligenza e la giusta enfasi il nuovo bando di concorso relativo alle “decorazioni murali del salone d’onore” della Casa del Mutilato. Il Presidente Coliola lo firma e provvede a spedirlo in data 9 febbraio 1940.
Leggiamo: “Questa Sezione chiede se siete disposto a presentare un Vostro bozzetto delle diverse composizioni, che, fedeli alle antiche e gloriose tradizioni ravennati, si vuole che siano eseguite in mosaico. Tali composizioni dovranno svolgere i seguenti temi: 3 pannelli verticali: ‘figurazioni intese ad esaltare il valore ed il sacrificio dei nostri combattenti nella guerra 1915-1918, nella guerra d’Africa e nella guerra di Spagna, e ad esprimere l’apoteosi delle nostre armi’. Detti pannelli possono anche essere divisi in due e portare così due figurazioni ciascuno. 2 pannelli nella parete di fondo: a) pannello inferiore: “Partenza di Giulio Cesare da Ravenna per la Marcia su Roma, con significazioni dantesche riferentisi ai versi della Divina Commedia relativi appunto a tale evento”. b) pannello superiore: Marcia su Roma del 28 ottobre 1922 e glorificazione del Fondatore dell’impero”… L’autore prescelto avrà la commissione del cartone definitivo, previo accordo sul compenso da pattuirsi, mentre la esecuzione pratica del mosaico verrà affidata alla locale scuola di Mosaico presso l’Accademia di Belle Arti, sotto la Direzione dell’autore dei cartoni stessi”.
L’elenco dei pittori invitati è ampio e variegato: si parte dagli artisti di Ravenna e, passando per la Romagna, si giunge ai celebrati Mario Sironi ed Anton Giuseppe Santagata (amico e stretto collaboratore di Carlo Delcroix, artista principe della influente Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra).
Tra febbraio e aprile gli scambi col Prefetto, il Federale, Bonazzi e Adriano Mari, vice segretario nazionale della Associazione si fanno sempre più ravvicinati e conclusivi. Al 30 aprile è già tutto finito: Santagata e Majoli sono stati scelti quali vincitori.
Prof. Gianni Morelli