Un libro per la memoria di Macerata
Un progetto più articolato che il Covid ha fermato. L’iniziativa era stata pensata da tempo, come proposta di trekking urbano in diverse zone significative della città di Macerata, con testimonianze e visite alla scoperta dei protagonisti della resistenza nel nostro territorio a 75 anni dalla Liberazione, ma l’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia di Covid-19 ha costretto a rinviare l’evento.
Il successivo miglioramento della situazione sanitaria ha consentito all’ANMIG e all’Azione Cattolica diocesana di proporre la presentazione del libro “Abitare le vie della Memoria. Storie di libertà camminando per la città di Macerata” della prof.ssa Daniela Meschini vice Presidente della Sezione maceratese e Membro del Comitato Centrale. La presentazione è stata un’occasione per riaffermare il valore della libertà, per non dimenticare il sacrificio di chi ha dato la vita per proiettare l’Italia nella democrazia. Domenica 30 agosto 2020, nel cortile di Palazzo Conventati l’autrice ha dialogato con lo scrittore Jonathan Arpetti. Spiega l’autrice che « una città senza memoria semplicemente è una città che non esiste. Siamo abituati a vivere Macerata camminando tra vicoli, strade, piazze citandone i nomi. Certo non pensiamo che dietro a quei nomi c’è la vita di persone che hanno attraversato il nostro tempo e le nostre strade, sacrificando la loro vita per gli ideali di libertà e democrazia. Nella terra maceratese ci fu anche resistenza civile, e un esempio importante fu quello dei parroci che si sacrificarono per cercare di salvare i propri parrocchiani come don Pocognoni, ucciso nell’eccidio di Braccano, don Felice Francalancia, don Antonio Salvatori, don Mario Vincenzetti…un elenco lungo che termina con il Vescovo Don Domenico Argnani che fronteggiò le autorità fasciste e naziste, come dimostra l’ampio carteggio, intervenendo a favore di tante giovani vite». Il libro “Abitare le vie della memoria” è un contributo alla conoscenza dei luoghi in cui viviamo, che ogni giorno attraversiamo e che profumano di radici e di storie di uomini e donne e della loro vita donata. Una bella giornata di sole che fa sperare in una liberazione anche dalla Pandemia.