Una mostra ed un dvd a Gorizia
Mostra fotografica della collezione di Domenico Pittino, di Angelo Bencina e della collezione Carlo Balelli in occasione della presentazione del dvd “io sono tornato!”.
La scelta di Gorizia ed in particolare del luogo (palazzo Lantieri) per allestire la nostra mostra e la presentazione del filmato non e‘ casuale.
Gorizia e’ stata scelta come città prima sede per l’evento per ricordare il tributo, in termini di morti e feriti (e tra questi moltissimi mutilati ed invalidi a causa dei nuovi ritrovati della tecnica bellica) che, nei luoghi immediatamente limitrofi alla città, hanno pagato sia le truppe…..quelle italiane e quelle dell’impero, sia le popolazioni, nel corso del primo conflitto mondiale che si combatteva qui a due passi, sulle pendici del San Michele ,del Calvario, del monte Santo, del San Gabriele, del Sabotino.
Gorizia e’ stata scelta, altresì, per il ruolo di cerniera e di ponte che ha sempre avuto, tra la realtà italiana e latina ed il modo slavo e dei Balcani.
Il palazzo Lantieri, posto ai piedi della collina del castello, costruito nel quattordicesimo secolo come fortezza per difendere l’entrata sud orientale della città, fu nel tempo trasformato in palazzo nobiliare, ebbe modo di ospitare i reali di Francia, il pontefice Pio Sesto, l’arciduchessa d’Austria Maria Teresa, Napoleone ma anche esponenti di rilievo della mondo della cultura, come il poeta tedesco Goethe.
Così come questo luogo si è trasformato da fortezza a centro di politica e di cultura, Gorizia da luogo di scontro e di confine assume sempre più le vesti di luogo di incontro e di dialogo, e così l’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra, da realtà associativa nata nel 1917 a Milano per far fronte alle esigenze di tutti i soldati che avevano riportato menomazioni in seno al primo conflitto mondiale e poi al secondo, oltre che alle loro famiglie, si trasforma, almeno per quanto riguarda la realtà regionale, con le sue molteplici sedi, in associazione che vuole farsi promotrice del dialogo con l’omologa realtà slovena, riallacciando e intessendo rapporti sempre più stretti con questa, in una logica di pace e tolleranza che sono tra i valori fondanti dell’Europa unita.
E’ proprio in coerenza con questa volontà di dialogo e di apertura e di disponibilità verso l’altro che è stato realizzato anche il video “io sono tornato”, coinvolgendo sia alcuni nostri associati, che hanno avuto modo di vivere in prima persona la realtà della seconda guerra mondiale, nelle persone di Armando Pittino e Lino Felician, sia esponenti dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra slovena, nella persona di Ivan Piuk.
Come il filmato “io sono tornato” raccoglie le testimonianze di chi ha combattuto e vissuto direttamente e quotidianamente gli scenari della seconda guerra mondiale, così questa mostra ha voluto presentare immagini inedite di luoghi teatro di morte e di vita.
Il centro studi “Carlo Balelli”, costituitosi nel 2009 a Macerata, dopo la mostra organizzata nella Casa Madre dei Mutilati ed Invalidi di Roma, ha voluto essere presente inviando a Gorizia, nell’ambito dei programmi di ricordo del centenario della Prima Guerra mondiale, gli scatti eccezionali realizzati dal maggio 1915 alla fine del 1916. Una serie di fotografie panoramiche che coprono l’arco carsico dal Podgora al golfo di Trieste. Molto interessanti le foto scattate in prima linea dal San Michele e da Gorizia.
Durante la presentazione della mostra erano presenti due dei superstiti mutilati ed invalidi del secondo conflitto mondiale presenti nel filmato “io sono tornato”: il comm. Lino Felician di Trieste e il cav. Armando Pittino di Tarcento. Le loro testimonianze sono state seguite con molta attenzione dai numerosi presenti.
L’ing. Domenico Pittino, raccoglitore e storico del primo conflitto mondiale ha illustrato l’unicità delle immagini presenti nella mostra da lui raccolte in decenni di ricerche a Vienna, a Roma e fra le carte del nonno, Granatiere di Sardegna, rimasto invalido sul monte Sabotino.
Nell’occasione la contessa Carolina Lantieri, proprietaria del palazzo, ha illustrando le vicende storiche vissute in questo luogo dove imperatori e papi si incontravano per decidere le sorti dell’Europa.
E’ stata un’occasione unica per vedere i dipinti del 1500 sull’assedio di Vienna con la vittoria sui turchi delle truppe alleate guidate dal Savoia.
L’occasione del raduno triveneto degli alpini che ha visto la presenza di oltre 30.000 persone ha permesso di far conoscere ai numerosi visitatori le immagini del primo conflitto mondiale e gli scatti inediti del grande Carlo Balelli.